CONFINDUSTRIA

STRESS LAVORO-CORRELATO

PRONTO IN VENETO

VADEMECUM PER AZIENDE

 

Valutazione stress lavoro-correlato, secondo Confindustria Veneto è tutto pronto per le imprese nostrane. A due anni di distanza dalle richieste dell’Unione Europea l’Italia si adegua alle linee guida definite nell’accordo dell’8 ottobre 2004. Nel nostro paese una Commissione consultiva permanente per la salute e la sicurezza sul lavoro ha definito (sulla scorta dell’articolo 28 del decreto legislativo 81/2008) procedure obbligatorie per valutare le condizioni di stress dei dipendenti sul luogo di lavoro.

«Nella nostra regione – spiega Giampaolo Pedron di Confindustria Veneto – si trattava di declinare metodi e criteri in rapporto alle dimensioni prevalenti delle imprese: piccole e medie. Ambienti, cioè, caratterizzati da organizzazioni non troppo complesse dove i rapporti tra vertice e base sono in genere frequenti. Ne è nato un vademecum a disposizioni delle aziende, che prende in considerazione diversi parametri, dagli orari di pausa alle relazioni interpersonali. Peraltro, Confindustria si è avvalsa di alcune esperienze sul “clima” e sugli elementi motivazionali approfondite dall’università di Verona».

Peraltro la Commissione specifica che «lo stress non è una malattia»; che «il compito di stabilire misure per prevenirlo, eliminarlo o ridurlo spetta al datore di lavoro e queste sono adottate con la partecipazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti»; e che «non tutte le manifestazioni di stress sul lavoro possono essere considerate come da lavoro».

«Infatti il rischio – spiega Maurizio Cecchetto, della segreteria Cisl e con referato alla sicurezza - è quello di fare confusione. E’ chiaro che si deve valutare l’organizzazione del lavoro, e quindi l’applicazione concreta di diritti e l’ambiente sotto il profilo gerarchico. Noi abbiamo già iniziato la formazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, che devono essere sentiti nel corso dell’analisi. Detto questo, per un sistema di controlli a regime ci vorranno alcuni mesi, perché mentre la pubblica amministrazione e il manifatturiero sono pronti, altri settori segnano il passo».

 

Marco de' Francesco

Corriere del Veneto, 4 gennaio 2011