SPECIALE CAFFE'

VESCOVI SPA

«LE PMI RISCOPRANO L'ESPRESSO

LE CIALDE SONO UNA PARTITA TRA BIG»

 

 

Per alcuni è l’«America della torrefazione». Perché il mercato dell’espresso è saturo, mentre quello di cialde, capsule e porzionato «sta esplodendo».

«Sì – concede Filippo Vescovi, ad della “G. Vescovi Spa” di Padova, impresa fondata nel 1927, 3 milioni di euro di fatturato, 16 dipendenti e 25% di quota estera – la crescita del “monodose” è notevole, tanto in Italia quanto all’estero. La vita di corsa, le famiglie mononucleari, le tante ore di lavoro: fattori che spingono verso questa direzione, anche se non penso che la moka finirà in cantina».

Il 6% della produzione dell’azienda è destinata alle cialde. «Lo facciamo da anni – continua Vescovi – ma ci andiamo con i piedi di piombo. Alcuni si buttano a capofitto, senza pensare alle controindicazioni: il porzionato è dominato da colossi come Nestlé, Lavazza, Illy; giganti che impongono le proprie capsule, e macchine utili solo per queste. Insomma, per entrare a pieno titolo nel mercato occorrono investimenti enormi, e non solo in strutture e assistenza ma anche in comunicazione».

E allora? «Piuttosto – termina Vescovi – piccole e medie aziende si concentrino sulla qualità del prodotto e sull’efficienza del servizio. Perché la cultura del caffè sta crescendo sempre di più, clienti e consumatori si informano e, a parità di costo, scelgono il prodotto migliore. Questo salverà l’espresso».

 

 

Marco de' Francesco

 

Sole 24 Ore NORD EST, 26 gennaio 2011