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IL CASO

Dopo France Telecom,
allarme suicidi a Eurodisney
 

 

Tra il 2008 e il 2009 France Telecom è stata scossa da un'ondata di suicidi, ben 35 in 24 mesi. Ora l'attenzione si sposta sul parco di divertimenti che, ad una trentina di chilometri da Parigi, e' il piu' famoso ed il piu' visitato d'Europa: è Eurodisney, il mitico parco dei divertimenti griffato Disney dalla capitale francese. 

Sembra infatti che tra i dipendenti serpeggi lo sconforto. "Un incubo nel Paese dei sogni", scrive il quotidiano Le Parisien che racconta di un suicidio e di altri tentativi di suicidio negli ultimi giorni nel grande parco divertimenti parigino. Domenica 21 febbraio 2010, Rabii Hourourou, cuoco presso un ristorante di Eurodisney, si è tolto la vita gettandosi sotto a un treno. Il giovane aveva appena ripreso a lavorare dopo mesi di depressione e aveva sporto denuncia per "molestie morali al lavoro". 

Il giorno prima anche un operatore di Eurodisney ha tentato di togliersi la vita dopo aver appreso del suo licenziamento. Anche lui dice di essere vittima di "molestie morali".  

Poco tempo dopo è toccato a  Franck Claret: direttore di un ristorante del celebre parco, 37 anni, quattro figli, si e' impiccato a casa sua prima di tornare al lavoro dopo un periodo di malattia. Il giorno del suo suicidio, Franck Claret avrebbe dovuto riprendere il lavoro. Era ''un impiegato integrato e apprezzato dai colleghi e dalla gerarchia'', ha riferito la direzione. Ma alcuni suoi colleghi hanno raccontato invece che Franck avrebbe voluto lasciare quel posto, che occupava da piu' di 10 anni, perche' obbligato ad ''ottenere sempre piu' risultati con sempre meno mezzi''. Ha scelto di impiccarsi. 

Insomma, lo sconforto della crisi grava come una cappa anche sul mondo di Topolino. E si punta il dito contro le condizioni difficili sul lavoro, lo stress, le pressioni che, per i sindacati del parco, i dipendenti di Disneyland Paris devono subire ogni giorno.  

I sindacati sostengono infatti che anche quest'ultimo suicidio e' da considerarsi legato a problemi di lavoro. Ma la direzione non ci sta, smentisce categoricamente e denuncia anzi in un comunicato ''il tentativo di far diventare questo dramma il simbolo di qualcosa che non esiste''.  

Da subito la direzione di Disneyland Paris ha tenuto alcune riunioni di crisi dopo aver avviato, a febbraio, i negoziati sullo stress al lavoro, come era stato voluto dal governo francese dopo i suicidi a France Telecom. Intanto i sindacati hanno chiesto alla direzione di aprire un'inchiesta interna per analizzare le condizioni di lavoro, in particolare nel settore della ristorazione dove lavoravano due dei dipendenti che si sono tolti la vita. 

 

Alessandro Turri