Come mettere insieme finanza e tecnologie d'avanguardia, credito e smart contract, servizi bancari e sicurezza informatica nonché soddisfazione efficiente ed economica delle regole di conformità di settore? Come inserire l'intelligenza artificiale in attività "tradizionali", tipicamente refrattarie ai cambiamenti? Da qualche anno a questa parte ci hanno pensato le aziende del Fintech, che si occupano di pagamenti digitali, business come il crowd-funding e personal finance come le piattaforme di prestiti online. Ma ora le banche vogliono essere della partita. La novità, dunque, è che questi mondi assai diversi hanno deciso di incontrarsi per studiare una strategia comune di sviluppo. Ciò avviene nel contesto del percorso FinTechnology di The European House – Ambrosetti, che ha quasi compiuto un anno di vita. È nato con la collaborazione di Banca IFIS (Main Partner) e quella di Banca Finint e Microsoft Italia (Partner) e si è sviluppato in tre riunioni: una sulla Digital Transformation del sistema finanziario, l'altra sulla regulation e l'ultima sull'open innovation. È emerso che è presto per parlare di via italiana al Fintech, e che è complicato selezionare i modelli più performanti. Tuttavia, si stanno cercando delle formule creative per mettere insieme tecnologie e business. Ne abbiamo parlato con Mauro Frassetto di Banca Finint sulla scorta dello studio "Fintechnology Forum – The Finance Revolution" di Ambrosetti.
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6 settembre 2019
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