In posizione dominante su una rupe tufacea, si riconosce da lontano per la sagoma inconfondibile del suo poderoso campanile. E' Atri, la cittadina cui l'Abruzzo deve parte del proprio patrimonio rinascimentale. Si pensi alla cattedrale in stile romanico, con una facciata semplice e armoniosa: al suo interno, un singolare ciclo pittorico di Andrea Delitio, che vi lavorò verso la metà del XV secolo.
Le storie della Vita di Maria e Cristo (1480-81) le virtù teologali, i quattro evangelisti e i quattro dottori della Chiesa compongono uno dei più grandi cicli dell'Italia centro meridionale. Da solo, vale il viaggio.
La cittadina del Teramano è impreziosita da altre 15 chiese, un palazzo ducale, un teatro romano ed altri monumenti di rilievo. Atri si contende con Adria, in provincia di Rovigo, l'onore di aver dato il nome al mare Adriatico. In cinque minuti dal centro città si raggiunge la suggestiva Oasi Wwf dei Calanchi, fitta trama di vallecole e di picchi che si trasformano incessantemente sotto l'azione dell'acqua piovana.
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