Sarda un pesce povero, ma ricchissimo di omega 3 come tutto il pesce azzurro.
Dunque se gli omega 3 mantengono integre le cellule e prevengono infarti e ictus, per compensare tanta salubrità la tradizione ha ben pensato di friggerle Il fatto è che sono talmente buone che come si fa a resistere?
La ricetta è venetissima. Di primo acchito può sembrare un abbinamento strano, ma è agrodolce e, quindi, non troppo pesante in bocca. Provare per credere.
Ingredienti (per due persone)
sarde| 300 g
aceto | 100 g
farina bianca 00 | qb
olio di semi d'arachide | 1 litro
pepe misto | qb
sale | qb
cipolle bianche | 300 g
olio extravergine d'oliva | 5 cucchiai
uvetta | 30 g
pinoli | 20 g
zucchero | 20 g
alloro | 1 foglia
Procedimento
Pulire le sarde. Squamarle, togliere le interiora, la testa e diliscarle, possibilmente tenendo la coda e togliendo, invece, la piccola pinna superiore senza rompere in due la sarda. Cosa non essenziale e nemmeno facile, come si vede in foto Se si rompe il filetto in due va bene lo stesso.
Passare velocemente il pesce nella farina. Friggere in olio d'arachide, non caldissimo, a 160°C fino a doratura. Far asciugare le sarde velocemente.
Tagliare la cipolla bianca sottile e farla appassire per mezz'ora nell'olio d'oliva. Saltare prima velocemente le cipolle e poi coprire con un coperchio e abbassare la fiamma. Aggiungere quando la cipolla è tenera l'alloro (che poi va tolto, perché mangiarlo è tossico), lo zucchero e l'aceto. Lasciar evaporare fino ad ottenere delle cipolle caramellate.
Intanto mettere a bagno l'uvetta. Tostare i pinoli.
In una pirofila mettere a strati sarde, cipolle, pinoli e uvetta. A piacere aggiungere un filo d'olio d'oliva. Lasciar riposare un giorno prima di mangiare in frigo. Il pesce così preparato si conserva anche 4-5 giorni.
Roberta De Salvador
14 gennaio 2013
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