Non c'è un settore dove la tracciabilità conti quanto in quello farmaceutico. La possibilità di verificare la storia, i movimenti e il percorso di un prodotto ha un valore di pubblico rilievo, perché ha determinanti ripercussioni sulla salute e sulla sicurezza delle persone. Se poi il comparto è quello dei plasmaderivati, risalire a tutte le fasi dell'iter, dal donatore di plasma al ricevente, può rivestire un'importanza vitale. La novità è che con il 4.0 la tracciabilità è stata automatizzata grazie a software che da una parte sono in grado di ricostruire tutti i passaggi, e dall'altro di rendere accessibili tutte le informazioni raccolte in tutte le fasi del processo. Ma non è l'unica mossa dell'industria farmaceutica in tema di trasformazione digitale. Il settore avanza raccogliendo, analizzando, condividendo grandi quantità di dati e serie temporali raccolte da più fonti a dirette a più persone e sistemi. Se ne è parlato a Lucca, dove si è tenuto il seminario "Qualità e industria 4.0: esperienze territoriali in ambito Pharma e Carta". L'evento era una tappa del tour nazionale organizzato da Sps Ipc Drives Italia, in vista della fiera dell'automazione e del digitale (legata al gigante tedesco Messe Frankfurt) che si terrà a Parma dal 22 al 24 maggio. Ecco l'esperienza di due aziende del settore farmaceutico e di una della carta legate al distretto produttivo lucchese.
CONTINUA SU INDUSTRIA ITALIANA
30 marzo 2018
credits immagine: Marco de' Francesco
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