Il dato di partenza è noto: l’Italia è un Paese manifatturiero di piccole imprese, che scontano problemi di competitività legati ai costi della produzione. Le potenzialità intrinseche dell’Industria 4.0 per le Pmi, come ad esempio la differenziazione sul mercato e la personalizzazione di massa, emergono a seguito di un cambio di paradigma che implica un certo grado di integrazione verticale. La Pmi che intenda innovare i processi e i prodotti non può, in genere, raggiungere tutti gli obiettivi se non affidandosi alle competenze di gruppi con le spalle larghe e attivi da tempo sul fronte che separa presente e futuro. I vantaggi sono reciproci. La Pmi digitalizzata può compiere quel salto di qualità che le consente, ad esempio, l’avanzamento tecnologico necessario per prosperare anche in contesti di nicchia. La grande azienda può invece guidare e sviluppare il mercato di riferimento, promuovere la digitalizzazione della filiera e realizzare progetti di frontiera. In effetti è ciò che è accaduto con la macchina Pulsar 351 di Easysnap Technology, realtà emiliana titolare di una nuova tecnologia di packaging: una confezione per liquidi e semiliquidi che si apre con una sola mano e consente di erogare il contenuto in modo preciso, pulito e senza sprechi, con vantaggi in termini di usabilità e accessibilità.
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11 settembre 2017
credits immagine: Easysnap