Non esiste al mondo un ambiente in cui l’innovazione corra veloce come nella Formula 1. Il circo dei bolidi a 300 km/h è costituito da laboratori di ricerca, in parte stabili e in parte ambulanti, che realizzano un miglioramento continuo dei mezzi a disposizione dei team. Il mondo dell’avanguardia continua, che ha effetti sulla vita di tutti. Si pensi alla fibra di carbonio. Era già stata inventata, ma solo dopo la sua apparizione in Formula 1, nel 1981, la fibra è diventata un materiale quasi comune. Oggi la utilizziamo per tutto: dalla racchetta da tennis all’arco del violino. Era prevedibile, in un contesto simile, l’entrata in scena del digitale. Tutti i mezzi dell’Industry 4.0 sono al lavoro. La produzione è automatizzata. L’Iot e il Cloud consentono l’analisi di miliardi di dati. All’aerodinamica, invece, ci pensano innovativi elaboratori in serie, che risolvono equazioni matematiche di enorme complessità. E poi le stampanti 3D, e tanto altro.Un team come la Toro Rosso di Faenza (Ravenna) è una concentrato di tutte le attività che in breve tempo costituiranno l’azienda manifatturiera tipo nei paesi avanzati. Ne parliamo con il cesenate Raffaele Boschetti, Responsabile dell’Innovazione e dei Sistemi Informativi della Scuderia Toro Rosso. Boschetti, dopo il liceo scientifico, ha studiato ingegneria informatica all’Università di Bologna. Prima di approdare in Toro Rosso, ha lavorato in Ferrari.
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8 settembre 2017
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