In fondo, le due sessioni ( Milano e Monza-Brianza) della visita del premier Paolo Gentiloni (vedi Industria Italiana) fanno parte di un unico racconto. Quello delle aziende resilienti alla crisi. Da un lato quelle della Brianza, per lo più appartenenti a quattro distretti importanti (meccanica, chimica, elettronica e mobile/design) che hanno dato vita a una sorta di fabbrica diffusa, che scambia competenze, forniture, macchinari, collaboratori. Aziende che, seguendo una precisa strategia industriale dilatata sul territorio, non hanno proceduto a delocalizzazioni, se non in minima parte. Dall’altro quelle dell’industria farmaceutica, che presentano risultati simili sia in fatto di conduzione familiare sia in termini di resilienza e che oggi costituiscono, a livello nazionale, uno dei principali motori dell’economia e delle esportazioni italiane. Soffermiamoci sul mondo del pharma. L’Italia è diventata negli anni il secondo Hub produttivo per la farmaceutica del continente, seconda solo alla Germania.
CONTINUA SU INDUSTRIA ITALIANA
27 luglio 2017
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