La cosiddetta “crisi economica”, iniziata dieci anni fa e per certi versi mai terminata nello Stivale, ha avuto anche dei meriti. Fuori dalla zona di comfort, le PMI italiane, di fronte alla riduzione dei margini di redditività e alla agguerrita concorrenza globale, sono state costrette a ripensare da capo a piedi il modello produttivo, innestando nel cuore dell’azienda strategie più in linea con il progresso tecnologico e più adeguate alla velocità di risposta che i nostri tempi richiedono. Si trattava, e si tratta, di riguadagnare terreno. Una soluzione a portata di mano si può reperire a San Vito al Tagliamento (Pordenone) dove, il 23 giugno 2011, è stato inaugurato il LEF, acronimo di Lean Experience Factory, scuola di Lean Management nata per supportare le imprese e fortemente voluta dalla territoriale di Confindustria in vista dell’evoluzione del manifatturiero locale (ma anche di altre regioni) verso modelli organizzativi e produttivi snelli. L’idea è quella di ottimizzare l’efficienza produttiva delle imprese e divenire rapidi-istantanei nella trasmissione della strategia aziendale in operatività.
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4 giugno 2017
credits immagine: Lef