Non solo una questione di inerzia. Della politica industriale è stata negata l'idea, più che la funzione. Questo è emerso con chiarezza e unità di consensi dal dibattito al Vega di Mestre nel contesto della presentazione del libro "Industriamo l'Italia! Viaggio nell'economia reale che cambia" (Magenes Editoriale, Milano), del direttore di Industria Italiana Filippo Astone. Il tema della politica industriale è stato cancellato dall'ordine del giorno di Montecitorio e di Palazzo Madama nonché, più in generale, dal dibattito politico. È stato rimosso, e forse a causa di un malinteso: è diffusa la convinzione che ogni intervento pubblico finalizzato ad orientare l'attività economica verso aree ritenute a maggior valor aggiunto nasconda, sotto false apparenze, l'antica pratica del dirigismo, che contempla invece l'ingerenza diretta dello Stato sui settori produttivi. Forse. Ma l'assenza di una regia ha fatto danni e condanna a restare nella crisi.
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3 dicembre 2016