Nanotecnologie e tecnologie abilitanti: ricerca trasferimento tecnologico e investimenti

nanotechitaly(Bologna, 30 novembre 2015) – Una tre-giorni con gli occhi puntati sull'orizzonte della ricerca innovativa e responsabile. Uno sguardo al futuro imminente, quello che di giorno in giorno prende forma nei laboratori d'Italia e del mondo. D'altra parte i numeri dell'ottava edizione di NanotechItaly, chiusa venerdì scorso a Bologna, parlano da soli, e in effetti descrivono il buon esito della conferenza internazionale: oltre 550 partecipanti provenienti da 25 Paesi, 220 presentazioni (114 orali e 105 poster), oltre 200 incontri bilaterali in occasione del business networking, 17 espositori, ed il supporto di più di 30 istituzioni, enti e organizzazioni nazionali e internazionali; e ancora, la rappresentanza del mondo imprenditoriale che ha superato il 30% del totale dei partecipanti. Infine, più di 200 gli studenti e i "non addetti ai lavori" all'evento collaterale "Spazio ai giovani ...e non solo!". Insomma, ricercatori, imprenditori, manager, policy makers hanno fatto capolino nelle sale dell'Area di ricerca del CNR felsineo. Tanti, i relatori di altissimo profilo (vedi il programma).

 

Questo perché il filo conduttore, l'argomento base poi declinato sotto diversi profili, era quello delle KETs (Key Enabling Technologies), considerate dal Programma Europeo Horizon 2020 e dalle Smart Specialization Strategy delle regioni europee (fondi strutturali) lo strumento essenziale per promuovere sviluppo e competitività industriale dell'Europa nei prossimi anni. Insomma, sull'argomento «ci si gioca il futuro».

Anche perché le KETs costituiscono un ambito tecnologico vasto: dalle nanotecnologie, ai materiali avanzati, dalla fotonica alla micro e nano elettronica, dalle biotecnologie ai sistemi di produzione. E hanno carattere abilitante e rilevanza sistemica, nel senso che alimentano il valore della filiera innovando processi, prodotti e servizi.

Un'analisi completa ed esaustiva circa il ruolo delle KETs per lo sviluppo industriale è stata presentata in settori quali la cura della salute e dispositivi medici innovativi, sistemi di produzione avanzata e robotica, innovazione legata ai materiali avanzati come il grafene, tecnologie bio-based e bio-inspired, aerospazio. Nelle numerose sessioni tenute nel corso del convegno, il ruolo chiave delle tecnologie trasversali abilitanti è stato approfondito in funzione anche di comparti fondamentali per il Made in Italy, quali Beni Culturali, Food packaging, Anticontraffazione e Security.

Il convegno ha mostrato le opportunità che la ricerca di frontiera - a livello nazionale e mondiale - offre per l'innovazione del mondo industriale avanzato e come istituzioni e industrie siano impegnate in misura crescente nello sfruttamento di alte tecnologie, nell'ottica di una innovazione responsabile. Nanotecnologie e KETs rappresentano ormai una parte rilevante degli investimenti prioritari degli operatori di settore.

NanotechItaly è organizzata da Associazione Italiana Ricerca Industriale (AIRI), Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e Veneto Nanotech, con la collaborazione di Federchimica, Assobiotec, Politecnico di Torino, Aster e l'Italian Trade Agency (ICE).


Marco de' Francesco

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credits immagine: Nanotechitaly

 

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