La sonda spaziale Rosetta si avvicina alla cometa

rosetta 1PADOVA – La sonda spaziale Rosetta si trova oggi, 20 agosto 2014, a soli 50 km dalla cometa 67P/Churymov-Gerasimenko. Partita nel 2004 a bordo del vettore europeo Ariane 5 decollato dalla base spaziale di Kourou nella Guyana Francese, la sonda Rosetta ha poi sorvolato la Terra e Marte. Nel 2008 Si è avvicinata all'asteroide 2867 Šteins e a 21 Lutetia. E' stata ibernata, dal luglio 2011 al gennaio 2014, per risparmiare energia. E in questi giorni infine, il 6 agosto per la precisione, Rosetta è entrata nell'orbita della cometa 67P/Churymov-Gerasimenko e proprio oggi è arrivata a soli 50 km dal corpo celeste, mentre l'atterraggio è previsto per novembre di quest'anno.

La sonda Rosetta è stata progettata dall'Agenzia Spaziale Europea (Esa). All'interno di essa vi è una forte presenza di componentistica derivante da studi ingegneristici e astrofisici italiani. I fondamentali contributi delle università e delle industrie italiane, coordinate dall'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), provengono dal Politecnico di Milano, dall'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), dall'Università Parthenope di Napoli e dall'Università di Padova.

Mentre per quanto riguarda l'industria c'è stato il fondamentale contributo della Thales Alenia Space, che ha realizzato il trapano con cui Philae, il modulo che si distaccherà da Rosetta, scaverà nel terreno della cometa una volta raggiunta il prossimo novembre.

Il Dipartimento di Astrofisica dell'Università patavina e il Cisas Unipd (Centro Interdipartimentale di Studi e Attività Spaziali), sotto il controllo del prof. Cesare Barbieri, hanno messo a punto le telecamere Wac (Wide Angle Camera) del sistema Osiris che da marzo hanno cominciato a catturare immagini. Si tratta di telecamere non molto più grandi del telescopio di Galileo, ma ad altissima definizione e con un sistema a tre specchi.

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Per quanto riguarda l'avvicinamento alla cometa, il coordinatore scientifico dell'Asi, Enrico Flamini, spiega che: «Non è un'orbita vera e propria, ma si tratta di una serie di passaggi nei quali la sonda cambia continuamente direzione disegnando dei triangoli attorno alla cometa, durante questo periodo gli strumenti a bordo lavoreranno acquisendo dati sulla natura di 67P/Churyumov–Gerasimenko e cercando di individuare il luogo più adatto per l'atterraggio del lander». In settembre, l'avvicinamento porterà Rosetta ad appena 10 chilometri da 67P.

Quando Philae, il lander della sonda Rosetta, si distaccherà dal resto del veicolo spaziale, si prevede il 10 novembre prossimo, sarà la prima volta che si toccherà il suolo di una cometa. Evento inedito che coronerà tutta una serie di esperimenti condotti a termine per la prima volta. Con tutta una serie di scoperte che cambieranno per sempre la nostra conoscenza di questi corpi celesti.

Sarà infatti la prima volta che oltre ad atterrare sul suolo di una cometa, gli strumenti a bordo del modulo progettato dall'unità Sd2, Sample Drill&Distribution, cercheranno di penetrarne il nucleo fino a venti centimetri di profondità. In seguito i campioni prelevati, del diametro di pochi millimetri, saranno distribuiti in appositi contenitori, grazie ai quali sarà possibile studiarne le proprietà con gli strumenti a bordo del lander Philae.

Sarà infine la prima volta che l'intero complesso sistema di una missione spaziale viene alimentato solamente con l'energia generata da celle fotovoltaiche. Questo dettaglio ha reso necessario che per buona parte del suo viaggio tutti i macchinari a bordo fossero ibernati, per ripartire solo dopo 39 mesi. Niente di simile era mai stato fatto prima. Attendiamo quindi con ansia le nuove scoperte e le rivelazioni che Rosetta a breve ci invierà da lassù. Non a caso si chiama Rosetta: infatti, come la stele trovata in Egitto nel 1799, una lastra di basalto nero scoperta e decifrata da Jean-François Champollion, anche questa è un'impresa che aprirà nuovi orizzonti.

Matteo Bugliaro

20 Agosto 2014

Credit immagine: ESA–C. Carreau/ATG medialab

rosetta 2

 

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