Tra le migliori invenzioni del 2013 c’è la password che si ingoia

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pillola passwordFate fatica a ricordare le password? Nessun problema, ecco la pillola password commestibile che si ingoia, risolvendo i problemi di memoria. La rivista Time ha stilato la classifica delle migliori invenzioni del 2013. Tra la Gravity's lightbox utilizzata per il film con Sandra Bullock e il caffè alcolico e tra il grattacielo invisibile e il pannello solare per ricaricare le auto, c'è anche la password commestibile, edible password pill appunto, inventata da Motorola che l'ha lanciata con una presentazione all'annuale All Things Digital, D11 Conference della testata online legata al Wall Street Journal. Nella medesima occasione Motorola ha presentato anche il tatuaggio password, che funzionerebbe come un'antenna o un sensore direttamente posizionati sul corpo.

La pillola password è stata presentata da Regina Dugan, fino al 2009 direttrice della Defense Advanced Research Projects Agency del Pentagono (DARPA) e ora a capo del dipartimento di ricerche avanzate della Motorola, di proprietà di Google. «Questa pillola ha un piccolo chip all'interno di esso, con un interruttore. Ha anche ciò che equivale a una batteria inside-out di patate - ha spiegato la Dugan - Quando viene ingerita, gli acidi nello stomaco servono come elettrolite e danno potenza al chip accendendolo e spegnendolo così da creare un segnale ECG a 18-bit nel vostro corpo. In sostanza, tutto il corpo diventa il tuo segnale di autenticazione».

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Una tecnologia per ora riservata a smartphone, tablet e portatili. Ma essendo la Motorola di proprietà di Google, non è difficile immaginare che questa tecnologia verrà molto presto sviluppata per generare la password personale di account Gmail e di altre App del Google Store. Un processo che porta avanti la somatizzazione progressiva del digitale, di cui anche i Google glass sono un esempio, di tecnologia che si indossa venendo a contatto con il corpo, divenendo un tutt'uno con la materia vivente. Così la connessione permanente, fino a qualche anno fa un sogno avveniristico, diventa tessuto connettivo, trasformando ciascuno di noi nel dispositivo di sé stesso. Così, ottimizzando il prodotto, anche l'apertura centralizzata delle auto o della porta di casa e l'attivazione della domotica, potrà essere totalmente personalizzata. Molto presto, quindi, ricordarsi la password sarà facile come ingoiare una pillola e bere un bicchier d'acqua.

Matteo Bugliaro Goggia

19 gennaio 2014

 credits immagine: Asa Mathat; D: All Things Digital

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