Gli Usa al gelo, ecco perché

usa geloTemperature tra -40 e -45°C. Raffiche di vento gelido. Una morsa di freddo come non se ne sentivano da decenni sta attanagliando in questi giorni diverse regioni degli Stati Uniti, tra cui Midwest, Montana, South Dakota e Iowa. E va presa sul serio. Gli esperti del National Weather Service l'hanno definita "life-threatening", cioè "che mette in pericolo la vita". E, immancabilmente, sono intervenuti gli scettici del cambiamento climatico, sostenendo che il freddo estremo e improvviso sia una prova evidente che il pianeta non si sta surriscaldando. In realtà, secondo la scienza, le cose non stanno proprio così. Al contrario, potrebbero essere stati proprio i cambiamenti climatici a innescare l'ondata anomala di freddo, come racconta Time. D'altronde, lo avevamo detto anche noi di Wired qualche tempo fa: il riscaldamento globale farà sì che sul pianeta ci saranno sempre più eventi estremi (come per l'appunto il gelo di questi giorni). Attualmente, la maggior parte degli Stati Uniti è coperta dal cosiddetto vortice polare, un turbine di aria estremamente fredda e densa che si forma vicino ai poli. Di solito, i forti venti del vortice, che possono arrivare fino a 160 km/h, mantengono l'aria sulla zona artica.

 

Se s'indeboliscono, invece, come è successo in questi giorni, il vortice può dividersi e cambiare direzione, portando altrove il gelo. Secondo il climatologo Rick Grow, l'indebolimento dei venti sarebbe innescato da un improvviso riscaldamento della stratosfera: "Si tratta di grandi onde atmosferiche, chiamate onde di Rossby,che si muovono dalla troposfera alla stratosfera soprastante, trasportandovi energia e impulso. Questo trasferimento genera una circolazione per cui l'aria è soggetta a moti discensionali in prossimità dei poli e moti ascensionali a latitudini minori. L'aria che scende nella regione artica provoca una grave perturbazione del vortice polare, allungandolo e dividendolo".

Questo meccanismo, secondo il climatologo, sarebbe causato dallo scioglimento dei ghiacciai. Il mare assorbe più calore dal Sole rispetto al ghiaccio, che è altamente riflettente, ed è per questo motivo che l'Artico si sta riscaldando molto più velocemente rispetto al resto del pianeta. Tale surriscaldamento innescherebbe il flusso di onde atmosferiche da troposfera a stratosfera e la conseguente rottura del vortice. Va comunque detto che si tratta di una ricerca preliminare. Anche perché lo scioglimento dei ghiacci dell'Artico "è un fenomeno abbastanza recente", e quindi gli scienziati non hanno ancora abbastanza dati per trarre conclusioni solide e definitive sul collegamento tra surriscaldamento globale e ondate improvvise di freddo. Comunque, nel dubbio, tenete ancora su i cappotti per un po'.


Sandro Iannaccone

Galileo, Giornale di Scienza

7 gennaio 2014

credits immagine: meteoweb



 

Aggiungi commento

E' materialmente impossibile controllare il contenuto dei commenti del nostro pubblico. Il sito conta ormai centinaia di pagine. Tuttavia, Idea Padova non intende diventare una palestra per offese personali né terreno per vendette private. Chi scrive commenti diffamatori se ne assume la piena responsabilità; chi dovesse inoltrarci materiale (articoli, commenti, immagini e video) illegale, sappia che sarà girato tale e quale all'autorità competente. Le persone offese da commenti diffamatori non rispondano con altri commenti, accettando così implicitamente lo scontro verbale; ma immediatamente inoltrino all'Editore una mail richiedendo la cancellazione del commento lesivo.

Netiquette: Post non accettati:

- «volgari» e/o «offensivi» e/o
- «razzisti» e/o «sessisti»
- «pornografici»
- «incomprensibili» (scritti cioè in italiano gravemente scorretto, senza punteggiatura, senza separazione delle parole...)
- «urlati» (ovvero scritti tutti in maiuscolo, che serve per mettere in evidenza una parola come se la si stesse dicendo ad alta voce)
- «spamming» (=messaggi pubblicitari)


Codice di sicurezza
Aggiorna

Questo sito utilizza cookies propri e di terze parti per la profilazione e per migliorare l'esperienza di navigazione. Se non accetti l'utilizzo parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. To find out more about the cookies we use and how to delete them, see our privacy policy.

I accept cookies from this site.

EU Cookie Directive Module Information