Dopo la bocciatura del Ministero della Salute, anche la Regione Sicilia dice no al metodo Stamina

staminaIl Ministro della Salute Lorenzin in un comunicato stampa del 12 Settembre 2013 ha reso noto il parere negativo del Comitato Scientifico chiamato a valutare l'avvio della sperimentazione del metodo Stamina. Nel Comunicato si legge: «Sarei stata lieta di annunciare a tante famiglie che la loro speranza su questa nuova cura era fondata. Purtroppo, secondo il Comitato Scientifico, non è così: le conclusioni, assunte all'unanimità, sono negative».

Circa un mese e mezzo dopo, il 24 Ottobre, anche la Regione Sicilia, che in quanto regione a statuto speciale poteva decidere autonomamente sulla questione, ha espresso il proprio parere negativo riguardo la validità del Metodo Stamina. In precedenza, il primo Agosto, la Regione Sicilia approvava una risoluzione con la quale individuava due strutture sanitarie dove sarebbe stato possibile ottenere le cure secondo il metodo Stamina di Davide Vannoni. Ma successivamente, valutata attentamente la questione e riprendendo il parere espresso dal Comitato scientifico dell'Istituto superiore di Sanità, che ha stroncato dalle basi tale metodica, il Comitato Regionale di Bioetica della Regione Sicilia ha inviato una lettera aperta ai pazienti e ai loro familiari, per esprimere il parere negativo riguardo la proposta di legge per l'applicazione in Sicilia della «cosidetta cura Vannoni della Stamina Foundation».


Genesi e tramonto di un metodo molto discusso

La lunga storia di Stamina inizia nel 2004. Vannoni, professore associato di psicologia all'Università di Udine, viaggia in Ucraina per curare una paralisi facciale con un trapianto di cellule staminali. Impressionato dal trattamento decide di importare il metodo in Italia: ci prova prima a Torino, in una clinica privata; poi, bloccato da una normativa europea, si sposta a San Marino, avvalendosi anche della collaborazione del dottor Marino Andolina, pediatra di Trieste.

Nel 2009, Vannoni fonda la Stamina Foundation Onlus, per sostenere la ricerca sul trapianto di staminali mesenchimali e diffondere in Italia la cultura della medicina rigenerativa. In quello stesso anno, Raffaele Guariniello, sostituto procuratore del Tribunale di Torino, apre un'inchiesta sull'attività di Stamina, rinviando a giudizio 12 indagati, tra cui lo stesso Vannoni, per «somministrazione di farmaci imperfetti e pericolosi per la salute pubblica, truffa e associazione a delinquere». Vannoni non si dà per vinto. Si sposta agli Spedali Riuniti di Brescia e avvia nuove cure a uso compassionevole, cioè su pazienti in fase terminale per cui non esiste altra terapia, sempre basate sul suo metodo.

Il 15 Maggio 2012 l'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) emette un'ordinanza nella quale si decreta un provvedimento inibitorio idoneo a tutelare la salute pubblica, in base al quale il Tribunale di Brescia impone l'interruzione della terapia Stamina che veniva somministrata agli Spedali Riuniti.

Si scatena allora un tam tam mediatico generato dalla trasmissione televisiva Le iene e da una lettera di Adriano Celentano al Corriere della Sera che è un «appello per Sofia», la bambina di 3 anni e mezzo affetta da una grave malattia neurodegenerativa. Sofia, che aveva iniziato il metodo Stamina presso gli Spedali di Brescia, diventa l'emblema di questa vicenda che scuote l'opinione pubblica.

A seguito delle pressioni delle Associazioni dei pazienti e della risonanza mediatica che il caso acquista, l'Istituto Superiore della Sanità (ISS) e l'Aifa dichiarano che chi era già in cura con il metodo Stamina può continuare il trattamento sanitario. Il 21 Marzo il Consiglio dei Ministri approva il Decreto legge del Ministro Balduzzi che legittima la continuazione delle cure con il metodo di Vannoni e il 15 Maggio Beatrice Lorenzin, nuovo Ministro della Salute, rende nota l'approvazione di un emendamento della commissione Affari Sociali della Camera con il quale si dà avvio alla Sperimentazione del Metodo Stamina, con uno stanziamento di 3 milioni di euro del Fondo Nazionale Sanitario.

Le perplessità della comunità scientifica sono notevoli, sia in Italia che all'estero. La Società Internazionale per la Ricerca sulle Cellule Staminali (ISSCR) esprime in un comunicato la propria preoccupazione per l'autorizzazione del Metodo stamina, prima del pronunciamento della Commissione Scientifica. La rivista Nature, in un articolo del 2 Luglio, svela una frode scientifica nella presentazione del brevetto da parte di Stamina.


Doppia bocciatura istituzionale del Metodo Stamina

Dopo il parere negativo della Commissione Scientifica quindi anche il Comitato di Bioetica della Regione Sicilia si esprime negativamente nei riguardi del Metodo Stamina. In particolare il Vicepresidente Luigi Pagliaro scrive: «La preparazione delle cellule usate per la cosiddetta "cura Vannoni" è tale che esse non possono funzionare per la cura delle malattie nelle quali secondo Vannoni sarebbero efficaci. Questo è il giudizio univoco di tutti gli esperti internazionali che si occupano di cellule staminali. Inoltre – aggiunge Pagliaro - il Prof Vannoni e i suoi collaboratori sostengono che nei pazienti che hanno ricevuto le infusioni delle cellule preparate secondo la loro metodica le malattie sono migliorate o si sono arrestate. Ma quando queste affermazioni sono state verificate dai medici che avevano in cura i pazienti si sono rivelate non vere, e le cartelle dell'ospedale di Brescia non consentono giudizi sulla sicurezza e sull'efficacia della procedura».

La lettera del Comitato Bioetico è molto esplicita e riporta quale «prova più convincente della inverosimiglianza delle affermazioni circa l'efficacia della "cura"» il fatto che Vannoni e i suoi collaboratori non abbiano mai pubblicato un rigo su una rivista di medicina specializzata, che riguardasse il metodo di preparazione delle cellule usate nel metodo. Perché se la "cura" fosse davvero efficace sarebbe incomprensibile come mai i suoi inventori non sentano il dovere etico di renderla fruibile per i malati di tutto il mondo, mettendo a disposizione di tutti un protocollo univoco e riproducibile che rendesse chiaro e pubblico il Metodo Stamina.

Questa è quindi la decisione, forse definitiva, che dopo un attento esame la scienza ha decretato nei riguardi del Metodo Vannoni. «In conclusione – termina la lettera del Comitato di Bioetica - tutte le osservazioni disponibili dimostrano che le speranze riposte nella cosiddetta cura Vannoni sono in realtà illusioni e non si deve mai confondere la speranza con l'illusione. Un giorno la ricerca sulle cellule staminali, quella vera, condotta da scienziati veri, potrà offrire speranze concrete a tanti ammalati».

Matteo Bugliaro Goggia

15 Novembre 2013


Scheda cronologica della vicenda Stamina

15 Maggio 2012

 

L'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) e il Tribunale di Brescia impongono l'interruzione della terapia Stamina Foundation

 

Ordinanza dell'AIFA

14 Giugno 2012    

 

Resa Pubblica la Richiesta di Brevetto di Stamina (10-12-2010)

 

Richiesta di Brevetto

17 Novembre 2012      

 

Il Ministero della Salute nomina un board di saggi per arrivare a una governance generale per i trattamenti con cellule staminali

 

Comunicato stampa del Ministero della Salute

07 Marzo 2012

 

Lettera del Ministro Balduzzi a Sofia, la bambina affetta da leucodisfrofia metacromatica

 

Lettera su Facebook

10 Marzo 2013

 

Istituto Superiore della Sanità (ISS) e AIFA dichiarano che chi era già in cura presso gli Spedali Civili di Brescia può continuare le cure

 

Comunicato stampa del Ministero della Salute

11 Marzo 2013

 

Agli Spedali Civili di Brescia preparano la seconda infusione di cellule staminali per Sofia

 

Comunicato Stampa del Ministero della Salute

14 Marzo 2013

 

Lettera aperta di 13 scienziati al Ministro Balduzzi: «In atto stravolgimento dei fondamenti della medicina»

 

La lettera

21 Marzo 2013

 

Il Consiglio dei Ministri approva un Decreto-legge per il quale chi è in cura con il metodo Stamina può continuare il trattamento sanitario

 

Comunicato stampa del Ministero della Salute

26 Marzo 2013

 

La rivista Nature esprime perplessità sul Decreto del Ministro Balduzzi

 

Articolo di Alison Abbott su Nature

26 Marzo 2013

 

Il Ministro Balduzzi risponde a Nature: «Nessun riconoscimento ufficiale a Stamina»

 

Comunicato stampa del Ministero della Salute

09 Aprile 2013

 

La Società Internazionle per la Ricerca sulle Cellule Staminali (ISSCR) esprime preoccupazione per l'autorizzazione di Stamina

 

Comunicato stampa dell'ISSCR

10 Aprile 2013

 

Il Ministero della Salute risponde all'ISSCR in merito alle perplessità riguardo al metodo Stamina

 

Comunicato stampa del Ministero della Salute

10 Aprile 2013

 

Approvazione del Senato del Decreto che regolamenta l'uso delle cellule staminali secondo il metodo Stamina

 

Atto del Senato n°298 della XVII Legislatura

15 Maggio 2013

 

Avvio della Sperimentazione del metodo Stamina, promossa dal Ministero della Salute

 

Emendamento della Commissione Affari Sociali della Camera

20 Maggio 2013

 

Conversione in Legge del Decreto Balduzzi

 

Disegno legge

01 Luglio 2013

 

Il Ministro della Salute Lorenzin firma il Decreto di nomina del Comitato Scientifico della Sperimentazione

 

Comunicato stampa del Ministero della Salute

 

02 Luglio 2013

 

La rivista Nature svela una frode scientifica nella presentazione del brevetto di Stamina

 

 

Articolo

01 Agosto 2013

 

La regione Sicilia identifica due strutture nelle quali ottenere le cure con Stamina

 

Comunicato Ansa

05 Agosto 2013

 

Lettera aperta di 20 scienziati indirizzata al Ministro Lorenzin affinché i protocolli del metodo Stamina siano resi pubblici

 

La lettera

12 Settembre 2013

 

Conclusioni negative del Comitato Scientifico sul metodo Stamina

 

Comiunicato stampa del Ministero della Salute

24 Ottobre 2013

 

Anche la regione Sicilia dice no alla sperimentazione. Lettera aperta di Luigi Pagliaro Vicepresidente del Comitato di Bioetica della regione Sicilia

 

Lettera del Comitato Regionale di Bioetica


 

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