VENEZIA - Con la premessa che «il Veneto diventerà indipendente prima della Catalogna», un migliaio di persone si sono radunate sabato a Venezia, in Piazzale Roma, sotto le bandiere di «Indipendenza Veneta». In corteo si sono poi dirette, mentre erano in arrivo altri treni di militanti, verso il Sestiere di Dorsoduro e da lì raggiungeranno la Salute, di fronte a San Marco. Una delegazione attraverserà quindi in gondola il Canal Grande, con l'intenzione di andare a consegnare in Consiglio regionale una risoluzione finalizzata a «tutelare in ogni sede competente, nazionale e internazionale, il diritto del Popolo Veneto all'autodeterminazione». «Entriamo in Regione dalla porta principale, che è la porta acquea - ha detto il segretario di IV Lodovico Pizzati - oggi manifestano più persone per l'Indipendenza del Veneto che domani per il federalismo: seguiremo la via scozzese o, altrimenti, quella islandese di iniziativa popolare».
In corteo, numerose le bandiere rosso-arancio con il leone della Serenissima Repubblica e quelle bianche-gialle-azzurre della formazione politica «fondata nel maggio 2012 - spiega il presidente Luca Azzano Cantarutti, già parlamentare della Lega - raggruppando le varie anime dell'indipendentismo veneto». «Abbiamo elaborato una risoluzione che chiediamo al Consiglio regionale di valutare, adottare e approvare - spiega Cantarutti - . A sostegno di questa nostra richiesta abbiamo indetto questa manifestazione per dimostrare come la risoluzione per l'indipendenza sia sostenuta da un gran numero di firme e dalla volontà del popolo veneto». Ai margini del corteo, alcuni esponenti di 'Xoventù indipendentistà, che si qualificano «movimento trasversale non legato a partiti che si batte per l'indipendenza del Veneto e per rafforzare l'identità veneta».
Ansa
06 ottobre 2012
Il 53,3% dei votanti, in un referendum per l'indipendenza del Veneto, sarebbe per il sì!
Indipendenza Veneta, raduno di Venezia sui media internazionali