Del Piero accolto da eroe del nuovo mondo

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del pieroSydney Anche se erano «solo» 500 persone, Alessandro Del Piero, pur abituato a ben più folte platee, non è rimasto indifferente all'accoglienza riservatagli ieri mattina all'aeroporto di Sydney. È arrivato alle 10,20 circa, accompagnato dalla moglie Sonia, dai figli, dalla «tata» e da una ventina di valigie, ed è stato accolto come mai nessun calciatore (e comunque pochi sportivi) era mai stato accolto in Australia: da eroe.Quanto sia amato Del Piero a Sydney lo hanno dimostrato gli attestati di stima e i cori dei presenti, su tutti quelli dello «Juventus Club Sydney», che gli ha donato un simpatico canguro peluche (sulle spalle il numero 10). La maggior parte dei tifosi vestita di bianconero, anche se non mancavano le divise azzurre dei Blues Sky del Sydney Fc con il numero 10 dietro le spalle. 

 

Un comitato di benvenuto con rappresentanze di tutti e cinque i continenti, la parte più nutrita era quella degli «italo-australiani», figli o nipoti di immigrati cresciuti con la cultura calcistica "juventina" dei parenti. O anche immigrati di vecchia data, come Frank da Campobasso, 77 anni, gli ultimi 57 in Australia, juventino doc che non ha trattenuto né le lacrime, né un affettuoso bacio al nuovo beniamino della Sydney pallonara.Viaggio lungo e pesante, ma Del Piero ha trovato il tempo per due parole. «Sono qui per cominciare una nuova carriera e voglio vincere titoli». Poi via a bordo di una Hyunday insieme al gm Tony Pignatta, l'uomo che lo ha portato qui: l'avventura australiana è iniziata.


Gian Marco Gandini

il Giornale.it

17 settembre 2012

 

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