VERONA - Ha scelto, per darsi fuoco, il «salotto» cittadino: piazza Bra, a Verona, proprio davanti al municipio. Una mossa in un attimo, i vestiti cosparsi di benzina, l'accendino in mano e poi le grida dei passanti e il pronto intervento dei carabinieri. Ustioni alla testa e alle gambe, ma se la caverà: ora è ricoverato in psichiatria, all'ospedale di Borgo Trento.
Il il gesto del 27enne marocchino, avvenuto ieri, è l'ultimo caso di una serie di suicidi, tentati o "riusciti", che hanno coinvolto imprenditori, artigiani, operai e disoccupati, travolti da debiti, prestiti negati e ritardi nei pagamenti: il ragazzo, operaio edile in una cooperativa, non percepiva lo stipendio da quattro mesi.
Un fenomeno nazionale (è sufficiente ricordare la vicenda dell'imprenditore di 44 anni che si è impiccato nel Pescarese, il disoccupato 60enne che si è ucciso nel Tarantino o il commerciante che si è tolto la vita nel suo negozio di Corso Umberto a Napoli), ma particolarmente intenso nel Nord-est.
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Il Sole 24 Ore
Impresa & territori
30 marzo 2012
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