Finint/Neip, quando la Finanza al servizio dell’industria produce rendimenti elevati

Leggi tutto...Ci sono imprese italiane di medie dimensioni, capaci di combinare la flessibilità produttiva delle piccole aziende e la proiezione su scala internazionale delle corporation globalizzate; imprese manifatturiere, molto specializzate, fortemente esportatrici, hanno saputo conquistare delle posizioni di vantaggio competitivo in settori di nicchia grazie all’alta densità di ricerca e sviluppo e all’offerta profilata sulle richieste dei singoli consumatori. Sono, in genere, di proprietà famigliare. Mediobanca ne ha contate 3.600 (su 400mila imprese manifatturiere e 8mila di medie dimensioni); il giornalista Giuseppe Turani le ha battezzate Quarto Capitalismo e poi Mediobanca stessa, e tutti coloro che si occupano di economia, hanno utilizzato quel nome. Comunque sia, sono quelle più promettenti in quanto a trasformazione in grandi imprese, o comunque in crescita. Vanno pertanto aiutate a migliorare e a incrementare conoscenze e valore aggiunto. L’aiuto deve essere finanziario, ma anche in termini di know-how e network relazionale. In certi casi, insomma, basta iniettare la giusta dose di liquidità e competenze in queste aziende, e loro possono volare alto in termini di performance. Peraltro, si tratta di investimenti che possono rivelarsi assai convenienti. Queste affermazioni sono dimostrate dalla case history dei fondi Neip, gestiti da Finint & Partners. Come vedremo, Neip II e III (e fra poco Neip IV) hanno investito in aziende industriali di questo genere, e ne hanno ricavato una remunerazione del capitale estremamente interessante.

L’ Industry 4.0 in fiala: il caso Stevanato

Leggi tutto...Aveva destato un certo scalpore, qualche tempo fa, la ricerca “The Digital Advantage: How digital leaders outperform their peers in every industry”. Per l’autorevolezza degli autori, che erano Capgemini Consulting e soprattutto il MIT Center for Digital Business global research, legato alla business school dell’ateneo americano che quest’anno ha superato Stanford, Harvard e Cambridge. E soprattutto per i risultati: emergeva con forza che i “Digirati” – e cioè quelle aziende che combinano intensità digitale e innovazione manageriale, intesa come la capacità di definire il futuro e l’impegno a procedere lungo il nuovo corso – superano le concorrenti del 9% quanto a revenue, del 26% quanto a redditività e del 12% quanto a valutazioni di mercato. Lo studio, che ha preso in considerazione un campione di oltre 400 aziende di tutto il mondo e di settori diversi, ha messo all’indice espressioni come «nella mia industria posso attendere e vedere come evolvono le cose». La digitalizzazione è necessaria in ogni settore. E nessuna azienda, si legge, è immune da questo genere di trasformazione, «visto che in ogni comparto sono presenti competitor Digirati». Chi non si aggancia al futuro è fuori dal giro. Punto. Emerge peraltro che i digital leader hanno un comune Dna, e che la maturità digitale può essere raggiunta solo grazie a una visione innovativa sostenuta da scelte manageriali coerenti, engagement e risorse.

«Venice Luxury Magazine», dal food allo shopping per clienti stellati

Leggi tutto...VENEZIA – Marketing territoriale di lusso per stranieri dal portafoglio consistente. In quattro lingue: inglese, italiano, cinese e russo. Attività diretta ai clienti che affollano i quattro e cinque stelle della Serenissima e del suo hinterland (il NordEst) e, tramite le catene alberghiere, a quelli che alloggiano negli hotel più in vista del globo. Con un occhio particolare alla cultura, declinata nelle tante accezioni locali: dall'architettura al food, dalla pittura ai vini, dal teatro alla manifattura di pregio e alle Spa. E l'altro a sport come golf, auto d'epoca, vela, e tennis. È fresco di stampa "Venice Luxury Magazine", periodico (ideato come semestrale, sarà presto trimestrale) diretto da Marco de' Francesco; è il numero zero, ed è parte di un piattaforma che contempla un portale web (http://www.veniceluxury.net/) e più pagine social. L'idea, 10 mesi fa; a regime, il magazine sarà stampato in 10mila copie. Editore "GV Venezia", start up di Mestre (Venezia). Tra i collaboratori, il noto fotografo veneziano Wladimiro Speranzoni.

I segreti di Bucci Industries Group, cinque aziende manifatturiere forti con l’automazione

Leggi tutto...In questi anni difficili, l’Italia ha perso gran parte delle grandi industrie private che le hanno consentito di diventare un grande Paese industriale. Il cuore del sistema economico, ben radiografato da Fulvio Coltorti, per tanti anni direttore dell’ufficio studi di Mediobanca, è rappresentato dalle tremila, massimo 3500 aziende di quello che Coltorti stesso, mutuando una felice definizione del giornalista Giuseppe Turani, ha chiamato Quarto Capitalismo. Aziende manifatturiere di medie dimensioni, quasi sempre a proprietà famigliare, leader nella loro nicchia di mercato (spesso quella nicchia se la sono addirittura inventata), con forte propensione all’innovazione, molto esportatrici. A questo identikit risponde Bucci Industries Group, una holding industriale che di nicchie di mercato con quelle caratteristiche ne presidia addirittura cinque, in parte contigue e in parte autonomo. Il Quarto Capitalismo, in genere, non ama la luce dei riflettori ed è restio a raccontarsi. Preferisce pensare a lavorare. Bucci Industries non fa eccezione a questa regola. Pertanto, Industria Italiana è orgogliosa di essere fra i primi a raccontarla.

Italia e Romania più vicine dopo Ipoteşti

Leggi tutto...IPOTEȘTI - «Le passioni abbassano – scrisse Eminescu – la passione eleva». Passione, dunque. Declinata nella forma che il grande poeta rumeno avrebbe preferito, la poesia. Quella italiana e quella romena, insieme, in una sorta di ponte ideale tra due culture che traggono origine dallo stesso seme, il latino. Perché in fondo, ci conosciamo poco, noi e i rumeni. Alla fine, lo ha ammesso anche chi ha organizzato l'evento del 21 marzo (insieme al Museo della letteratura di Iaşi e alla Casa Memoriale di Mihai Eminescu, nel distretto di Botoşani) e cioè il leader dell'associazione "Romeni e Moldavi In Veneto" Alexandru Iacob: «Un tempo rischiavi la pelle per andare in Italia. Mio fratello è morto così. Ora ci metti due ore, in aereo, anche se il sogno non è più lo stesso. È anche vero che in Italia puoi trovare lavoro; ma bisogna riflettere sul fatto che se lo trovi, è anche grazie a chi ha lavorato da quelle parti per 30 o 40 anni». 

Più robot, persone più qualificate: è lo smart manufacturing ABB in Lombardia

Leggi tutto...Al controllo di qualità in ABB ci pensano robot dotati di visione integrata e scanner, congegni sofisticati in grado di localizzare gli oggetti. Verificano che tutti i componenti siano al loro posto – che siano quelli giusti e che siano stati montati ad arte. Svolgono attività di misurazione e allineamento impossibili sulla scorta del solo occhio umano. Sono veloci e intelligenti: non serve istruirli sulla posizione degli oggetti, secondo schemi meccanici e ripetitivi. Fanno fronte alle nuove sfide poste dai sistemi di produzione industriale: consentono di risparmiare tempo e di evitare scarti e sprechi. Nello stabilimento di Dalmine (Bergamo) funziona così. I robot li fornisce la casa madre: la fabbrica bergamasca è parte di ABB Italia (6mila dipendenti; 2,4 miliardi di fatturato; quota export pari al 67%) che a sua volta appartiene alla multinazionale svizzero-svedese ABB (acronimo di Asea Brown Boveri), colosso dell’energia e dell’automazione con sede a Zurigo, 135mila dipendenti e un fatturato di 35,4 miliardi di dollari. Il gruppo è quotato sia a New York che a Zurigo che a Stoccolma. A Dalmine ci si occupa di prodotti e sistemi di media tensione.

Yemen, inaugurazione della moschea restaurata mentre imperversa la guerra civile

Leggi tutto...Massimo Khairallah, collaboratore ed esperto linguistico di lingua araba dell'Università Cà Foscari di Venezia e stretto collaboratore dell'Istituto Veneto per i Beni Culturali, a metà gennaio si trovava in Yemen per l'inaugurazione della moschea e scuola Al-Ashrafiyya di Taizz, nel sud del paese. Il restauro della moschea è durato 8 anni e ha coinvolto una trentina di operatori, tra restauratori e manodopera locale, formati da docenti e addetti al settore del restauro italiani. A questi si è aggiunta una squadra italiana permanente in loco, composta da un capo cantiere e quattro restauratori di pitture murali e legno.

Phoenix: ecco come l’economia reale affronta la digital transformation

Leggi tutto...L’economia reale è al centro della nuova fase di digitalizzazione del mondo che conosciamo. Un processo che si chiama Industry 4.0 e che cambia le vite non solo delle fabbriche e di coloro che ci lavorano, ma di ognuno di noi. Per Industria Italiana, che si propone soprattutto di raccontare i grandi cambiamenti della manifattura (cioé del cuore dell’Italia che produce e vive…) si tratta di un tema centrale. In questo articolo raccontiamo la storia di come la Phoenix di Verdello (Bergamo), un’azienda-gioello leader mondiale nella progettazione, distribuzione e vendita di stampi per l’estrusione dell’alluminio, sta affrontando la digital transformation. Una fase delicata che necessita non solo di una totale revisione dei processi e delle strategie, non solo di un software capace ed efficace, ma anche di un hardware che garantisca velocità, affidabilità e sicurezza. Da questo punto di vista, l’affidarsi a una infrastruttura ibrida, come hanno fatto in Phoenix, può essere una scelta decisiva.


Il libro sul comodino di Piero Dorfles

Leggi tutto...Piero Dorfles, che si è gentilmente prestato a rispondere alle domande di Piego di Libri, non ha certo bisogno di presentazioni. Quando si parla di libri in televisione viene subito in mente lui. È il Piero Angela della letteratura. La trasmissione "Per un pugno di libri" ha infatti cambiato presentatori negli anni, ma lui è sempre lì. In prima linea con la sua erudizione e simpatia. Recentemente ha pubblicato un saggio, che ovviamente parla di libri. Il titolo è: "I cento libri che rendono più ricca la nostra vita", Garzanti Libri, 2014.

Industria 4.0: un passo avanti, ma non basta

Leggi tutto...Non solo una questione di inerzia. Della politica industriale è stata negata l'idea, più che la funzione. Questo è emerso con chiarezza e unità di consensi dal dibattito al Vega di Mestre nel contesto della presentazione del libro "Industriamo l'Italia! Viaggio nell'economia reale che cambia" (Magenes Editoriale, Milano), del direttore di Industria Italiana Filippo Astone. Il tema della politica industriale è stato cancellato dall'ordine del giorno di Montecitorio e di Palazzo Madama nonché, più in generale, dal dibattito politico. È stato rimosso, e forse a causa di un malinteso: è diffusa la convinzione che ogni intervento pubblico finalizzato ad orientare l'attività economica verso aree ritenute a maggior valor aggiunto nasconda, sotto false apparenze, l'antica pratica del dirigismo, che contempla invece l'ingerenza diretta dello Stato sui settori produttivi. Forse. Ma l'assenza di una regia ha fatto danni e condanna a restare nella crisi.

Rosetta, problemi dopo l'atterraggio sulla cometa

Leggi tutto...Sì, siamo arrivati su una cometa. Un'impresa storica (che anche Google celebra dedicando un doodle alla missione Rosetta), gioiello dell'esplorazione spaziale europea. Ma le cose laggiù, a oltre 500 milioni di chilometri di distanza non sono andate esattamente come si sperava. Qualche problema infatti si è registrato subito dopo l'atterraggio del lander Philae, quando i tecnici hanno capito che gli arpioni che avrebbero dovuto assicurare il robottino alla superficie del corpo celeste non hanno funzionato. E l'ancoraggio è invece necessario, per legare il robot alla cometa (che si muove ad alta velocità e ha una bassissima forza di gravità) e per far funzionare il driller che dovrebbe ispezionarne i sotterranei.

Nanotecnologie e tecnologie abilitanti: ricerca trasferimento tecnologico e investimenti

Leggi tutto...(Bologna, 30 novembre 2015) – Una tre-giorni con gli occhi puntati sull'orizzonte della ricerca innovativa e responsabile. Uno sguardo al futuro imminente, quello che di giorno in giorno prende forma nei laboratori d'Italia e del mondo. D'altra parte i numeri dell'ottava edizione di NanotechItaly, chiusa venerdì scorso a Bologna, parlano da soli, e in effetti descrivono il buon esito della conferenza internazionale: oltre 550 partecipanti provenienti da 25 Paesi, 220 presentazioni (114 orali e 105 poster), oltre 200 incontri bilaterali in occasione del business networking, 17 espositori, ed il supporto di più di 30 istituzioni, enti e organizzazioni nazionali e internazionali; e ancora, la rappresentanza del mondo imprenditoriale che ha superato il 30% del totale dei partecipanti. Infine, più di 200 gli studenti e i "non addetti ai lavori" all'evento collaterale "Spazio ai giovani ...e non solo!". Insomma, ricercatori, imprenditori, manager, policy makers hanno fatto capolino nelle sale dell'Area di ricerca del CNR felsineo. Tanti, i relatori di altissimo profilo (vedi il programma).

#unlibroèunlibro. Pollice in su o pollice verso?

Leggi tutto...Il sito dedicato al tema #unlibroèunlibro dichiara, attraverso il suo contatore, che le 'conversazioni' su Facebook e su Twitter con l'hashtag della campagna sono state finora 17mila. Un numero destinato a crescere. Una grande condivisione quindi e migliaia di foto, anche su Instagram, di testimonial immortalati nell'ormai classico selfie, con il pollice verso. Molte condivisioni, ma anche molte polemiche. Infatti tra le 'conversazioni' a proposito della campagna contro la discriminazione degli ebook, lanciata dall'Associazione Italiana Editori, ci sono anche molti detrattori. Molti non sono convinti che un libro sia un libro e che a livello di IVA si debba applicare l'IVA agevolata al 4% anche ai libri elettronici, per i quali l'IVA rimane al 22%.

NanotechItaly: il ruolo chiave delle tecnologie abilitanti per lo sviluppo dell’economia del Paese

Leggi tutto...Bologna, 25 novembre 2015 - Anche quest'anno si rinnova con il convegno internazionale NanotechItaly l'impegno a valorizzare il ruolo delle tecnologie trasversali, dette anche abilitanti, per incrementare il potenziale tecnologico dell'industria italiana e quindi la competitività economica del Paese. L'VIII Edizione del convegno internazionale NanotechItaly che si tiene a Bologna il 25 – 26 Novembre 2015 (organizzato da AIRI - Associazione Italiana per la Ricerca Industriale con il contributo del Consiglio Nazionale delle Ricerche e dell'Istituto Italiano di Tecnologia oltre che di Veneto Nanotech) ampia i suoi contenuti rispetto alle sole nanotecnologie avvalendosi di importanti esponenti di altissimo profilo della ricerca industriale e accademica, oltre che delle istituzioni italiane ed europee, che affrontano, sotto diverse angolazioni e competenze, il tema delle tecnologie abilitanti o KETs (Key Enabling Technologies), che nella visione europea di Horizon 2020, giocano un ruolo chiave e sinergico per un più completo e aggressivo sviluppo industriale, sociale ed economico dell'Europa.

Arriva la superamniocentesi

Leggi tutto...È super perché rispetto ai metodi tradizionali riesce a identificare fino all'80% delle malattie genetiche che potrebbero colpire il feto. Stiamo parlando del tipo di amniocentesi (e villocentesi) messo a punto dai ricercatori dell'Italian College of Fetal Maternal Medicine (Sidip), che sulle pagine del Journal of Prenatal Medicine presentano le nuove tecniche di diagnosi prenatali, le Next generation prenatal diagnosis (Ngpd). L'aumento del numero di patologie genetiche identificabili è possibile, spiegano i ricercatori, grazie alla tecnica di sequenziamento rapido del dna applicata al genoma fetale. "La Ngs (ovvero, Next generation sequencing, nda)", racconta Alvaro Mesoraca, biologo e ricercatore Ngs Sidip, tra gli autori del paper:"è una tecnica in uso per lo studio delle malattie genetiche. La novità è che mentre prima si eseguiva la diagnosi di una malattia genetica per volta, oggi con la Ngs vi è la possibilità di verificare simultaneamente centinaia di patologie.

Il nuovo romanzo di Sibyl von der Schulenburg presentato a Treviglio in Anteprima Nazionale

Leggi tutto...Treviglio – Il nuovo romanzo storico di Sibyl von der Schulenburg, "Per Cristo e Venezia" che narra le celebri vicende della battaglia di Corfù del 1716, edito da Il Prato Edizioni di Padova, verrà presentato in Anteprima Nazionale sabato 12 settembre, alle ore 18:00, presso l'Auditorium della Biblioteca di Treviglio, in provincia di Bergamo. Sibyl von der Schulenburg con il suo ultimo psico-romanzo "La porta dei morti" ha già raccolto numerosi riscontri di pubblico e di critica. A sancire questo successo è stato il recente riconoscimento a Parigi del Premio Speciale della Critica del World Literary Prize 2015, assegnato a "La porta dei morti" nell'ambito della cerimonia di premiazione svoltasi al Teatro de Dix Heures, nel 18esimo arrondissement.

Il piano di azione contro ebola in Italia

Leggi tutto...Il paziente con ebola diagnosticato negli Usa è morto. Era stato il primo a ricevere una diagnosi di malattia al di fuori dell'Africa, e sebbene il Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) abbia provato a rassicurare la popolazione su bassi rischi corsi dagli Stati Uniti, sottolineando l'efficacia del proprio sistema sanitario in confronto a quello del continente africano, il dubbio che tutto non abbia funzionato alla perfezione rimane. Il paziente infatti dopo una prima visita all'ospedale, era stato rimandato a casa e anche le misure di screening per chi arriva dall'Africa occidentale sono sotto accusa, tanto che gli Usa stanno pensando di potenziarle per identificare possibili casi a rischio. Ma, oltre al caso americano, a preoccupare ancor di più è il primo contagio avvenuto fuori dall'Africa, che ha portato ad ammalarsi un'infermiera spagnola che aveva assistito nel proprio paese un paziente con ebola (rimpatriato dalla Sierra Leone a sua volta).

Quei genietti delle università americane e inglesi che vogliono salvare il Made in Italy

Leggi tutto...Giovani, talvolta giovanissimi, ma che si sono già messi alla prova. Hanno superato selezioni internazionali, barriere culturali; e percorso spazi considerevoli, in cerca dell'ateneo più prestigioso e di occasioni di lavoro che non capitano a tutti. E la notizia è che – tutto sommato – il Belpaese è ancora appetibile, anche dalla prospettiva di chi non ha problemi a trovare un'occupazione. Esplora il significato del termine: Lo dicono i ragazzi di «Italia Innovation Program» (iniziato il 15 luglio e terminato lunedì scorso), la seconda edizione del progetto estivo organizzato da LegalPad, startup veneta fondata dal 26enne Marco Mari, con la direzione creativa di Cristiano Seganfreddo: 26 talenti da tutto il mondo disposti ad aderire alle sfide di aziende leader del Made in Italy nella moda, design, food & wine, manifatturiero e altro. Studiandone le dinamiche i processi, mettendo le proprie competenze a disposizione delle aziende. Il meglio dei campus americani al servizio delle aziende italiane. Per un mese di incontri riservati e workshop che ora si trasformeranno in programmi d'innovazione su misura.  

L'ebola è arrivata negli Usa

Leggi tutto...Dall'Africa occidentale l'ebola è arrivata anche negli Usa, con il primo paziente a ricevere una diagnosi di malattia in territorio americano. La persona, arrivata a Dallas (Texas) dalla Liberia lo scorso 20 novembre, ha cominciato a sviluppare sintomi riconducibili alla febbre emorragica che sta flagellando l'Africa occidentale quattro giorni dopo il suo arrivo sul suolo americano, riferisce il Centers for Disease Control and Prevention (Cdc). I test effettuati dopo il suo ricovero al Texas Health Presbyterian Hospital di Dallas hanno quindi confermato che si tratta effettivamente di ebola. Visto che la persona malata non mostrava sintomi della malattia durante il suo volo dalla Liberia, non ci sarebbero ragioni per ipotizzare una diffusione del virus tra gli altri passeggeri presenti sul volo (dal momento che ebola è contagiosa solo se la persona mostra i sintomi tipici della malattia in fase attiva e comunque si richiede contatto con i fluidi e secrezioni di malati).

Tre anni dopo. Reportage dai luoghi del terremoto

Leggi tutto...PADOVA - Esattamente tre anni fa Matteo Bugliaro e Alessandro Alessandroni, fotoreporter, si aggiravano per l'Emilia per testimoniare i danni provocati dal terremoto del 20 maggio 2012. Era il 29 maggio. Dovevano monitorare la situazione e valutare i primi interventi in funzione della ricostruzione a 10 giorni dal primo sisma. Invece si ritrovano loro malgrado a testimoniare un'altra, più cruenta realtà. Questo è il loro reportage, con le foto originali di allora. Per non dimenticare. - La Torre dell'Orologio di Finale Emilia è il simbolo del terremoto. Lunedì 21 Maggio 2012 tutti i principali quotidiani riportavano in prima pagina la foto dell'orologio dimezzato. Il surreale orologio molle, che ha resistito qualche ora, per poi crollare anch'esso, con tutta la torre. Ma da allora il tempo non si è fermato e nemmeno la terra.

«Il cibo come strumento di liberazione». Don Luigi Ciotti al Festival della Letteratura di Mantova

Leggi tutto...MANTOVA – Don Ciotti si presenta a mezzogiorno in Piazza Sordello davanti al Duomo di Mantova. Una folla lo attende al Festival della Letteratura. La Tenda dei libri non riesce a contenere la gente che si accalca, accorsa nonostante la giornata sia nuvolosa e minacci pioggia fin dalle prime luci del mattino. Don Ciotti arriva scortato da tre poliziotti. L'ultimo anatema lanciato dal carcere da Totò Riina è arrivato a bersaglio, ma di sicuro non ha cambiato l'atteggiamento e la determinazione di questo prete coraggioso, la cui voce decisa riempie tutta la piazza. Parla da un pulpito pubblico dal quale la sua voce si irradia veemente, raggiunge le persone davanti alle bancarelle dei libri usati sotto i portici, coloro che passeggiano distrattamente lungo le mura antiche o che sostano ai tavolini dei bar della piazza e sembra rimbombare per tutta Mantova. Una voce che parla non solo ai cattolici, ma alle coscienze civili di tutti.

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