Il Plebiscito digitale si terrà il 16 febbraio in tutto il Veneto

Leggi tutto...TREVISO - Il comitato referendario Plebiscito2013 dà il via al piano operativo per l'indizione del Plebiscito Digitale. Il dispositivo, corredato da relazione ed allegati, sarà consegnato questa sera ai coordinatori di Plebiscito2013 che inizieranno la diffusione del provvedimento presso tutti i Comuni e le Province del Veneto per la sua approvazione. È stata fissata la data in cui si terrà la consultazione: domenica 16 febbraio 2014 (16 febbraio 2013 more Veneto). Il Plebiscito Digitale si svolgerà in tutti i Comuni del Veneto, indipendentemente dall'approvazione degli Enti Locali, grazie alla predisposizione e inizializzazione della piattaforma internet preposta. Gianluca Busato, portavoce di Plebiscito2013 ha commentato: "il Plebiscito Digitale ha caratteristiche che lo rendono in questo momento l'unica soluzione percorribile, senza timore di alcun freno da parte della partitocrazia italiana. Esso si basa infatti sui seguenti punti cardine:

Albania, succursale d'Italia

Leggi tutto...La nave verso Durazzo lascia il porto di Bari pochi minuti prima delle 9 della sera. I più fortunati hanno prenotato una cabina dove a stento è possibile girarsi su un lato, tutti gli altri se ne stanno a bighellonare fra il ponte esterno ed i bisunti divani della sala bar, in attesa che passi la notte. Non ci sono italiani, non di prima generazione almeno, d'altronde non ce ne sono mai stati, ché gli italiani in Albania hanno sempre fatto i ricchi e di viaggiare per mare non ne vogliono nemmeno sentire parlare. Sino a qualche anno fa raggiungere l´Italia significava lanciarsi in un'odissea burocratica fatta di visti, permessi, referenze, tasse, biglietti aerei, conti correnti bancari e via continuando. Poi, l'8 novembre del 2010, il Consiglio dell'Unione Europea ha approvato l'abolizione dei visti per tutti i cittadini albanesi decisi a viaggiare dentro i confini del vecchio continente. Ed è stata una vera e propria rivoluzione civile per un paese che dell'Italia, in qualche modo, è ormai diventata una vera e propria regione, sia dal punto di vista sociale sia per quel che concerne i rapporti commerciali.

La pubblicità che ti prende per il naso

Leggi tutto...Immaginate di passeggiare tranquillamente per le vie della vostra città. All'improvviso, il vostro naso viene solleticato dall'invitante profumo di caffè appena tostato. No, non è un bar, ma il cartellone pubblicitario che avete appena superato. E' questa la nuova frontiera della pubblicità - dopo il cartellone che fa acqua da tutte le parti - inaugurata con la presentazione dello "smelling screen", lo schermo olfattivo, alla IEEE Virtual Reality Conference di Orlando, Florida. Lo smelling screen, messo a punto da un team guidato da Haruka Matsukura della Tokyo University of Agricolture and Technology in Giappone, consiste in uno schermo LCD implementato con una tecnologia che ci fa 'sentire' gli odori come se provenissero dall'immagine stessa. Tutto parte da alcune palline di gel contenenti dei profumi, che vengono vaporizzati e soffiati fuori attraverso quattro getti d'aria, uno per ogni angolo.

Una Teoria Rivoluzionaria. Tutti i nostri antenati appartenevano a un'unica specie.

Leggi tutto...Dimenticatevi di habilis, erectus e compagnia bella. Forse – il condizionale è d'obbligo - tutti gli Homo appartenevano alla stessa specie. Ed erano semplicemente un po' diversi tra loro: è quanto affermano i ricercatori dello Georgian National Museum di Tbilisi, assieme ad altri colleghi da Svizzera, Israele e Stati Uniti, commentando su Science il ritrovamento e l'analisi di un teschio umano nel sito di Dmanisi, in Georgia. Il fossile, secondo le stime degli scienziati, risale a 1,8 milioni di anni fa e combina una scatola cranica molto piccola con una faccia allungata e grandi denti. Caratteristiche piuttosto diverse rispetto agli altri resti di Homo finora trovati nel resto del mondo, che rendono la scoperta particolarmente interessante.

E-cigarettes meno pericolose delle bionde

Leggi tutto...Le sigarette elettroniche contengono sostante tossiche in misura molto ridotta rispetto alle tradizionali bionde, in particolar modo dalle 9 alle 450 volte inferiori. E' quanto emerge da uno studio pubblicato su Tobacco Control, che analizzando l'emissione di sostanze tossiche da una dozzina di diversi tipi di sigarette elettroniche, rassicura in qualche modo il popolo degli svapatori, dimostrando che le e-cigarettes rispetto alle bionde sarebbero meno dannose. E tuttavia, affinché le sigarette elettroniche vengano considerate come un sistema di riduzione del danno per i fumatori che non vogliono smettere, serviranno ulteriori studi condotti sul lungo termine.

Stamina, il ministero sospende la sperimentazione

Leggi tutto...Dopo il parere negativo espresso dal Comitato scientifico chiamato a valutare una possibile sperimentazione sul discusso caso Stamina, arriva oggi la decisione ufficiale del Ministero della Salute in merito alla questione. Il ministro Beatrice Lorenzin ha infatti annunciato: "Mi sarebbe piaciuto molto che questa vicenda avesse avuto un epilogo diverso, ma il metodo Stamina non ha i requisiti per la sperimentazione".

Sigarette elettroniche: l'Europa pronta a regolare il mercato

Leggi tutto...Il successo delle sigarette elettroniche ha richiamato l'attenzione non solo dei consumatori del mondo della ricerca, ma anche della Commissione Europea, interessata a colmare in parte il vuoto normativo che ne regola il mercato e il loro utilizzo (anche per la questione dei vapori passivi). Come racconta oggi Repubblica.it infatti, riportando le parole di Paola Testori Coggi del Dipartimento salute e consumatori alla Commissione Europea, l'Europa starebbe lavorando a una norma che preveda la vendita di alcuni dispositivi in farmacia: "Le sigarette con capacita superiore ai due milligrammi (di nicotina, ndr) saranno considerate prodotti medicinali. Quindi devono avere una specifica autorizzazione ed essere venduti in farmacia". Una proposta che rischia di mettere in pericolo il businness dei negozi sorti per la vendita delle sigarette elettroniche. Anche considerato che quelle con capacità superiore di 2mg di nicotina (dipendente dalla concentrazione dei liquidi usati e dal volume della cartuccia usata) sono la maggior parte dei dispositivi.

L'infinita varietà di modi stupidi per morire

Leggi tutto...Un video virale su internet, Dumb ways to die, elenca i modi più stupidi per morire. Con una sorpresa finale. Sì, perché c'è la bella morte. Che non si sa bene quale sia. La morte improvvisa e la morte bianca. La morte tragica: sora nostra morte corporale, donna involta in veste negra. L'autodafé e il fai da te. E poi c'è la morte per stupidità. E voi? Quanti modi stupidi per morire conoscete? Sapete che si può morire dandosi fuoco ai capelli? O stuzzicando con un ramoscello un orso Grizzly. O ingerendo medicine scadute. O togliendosi il casco nello spazio interstellare. Messa così sembra solo il solito video stupido che spopola su internet. Su morti stupide. Specialmente se il video continua elencando incidenti sempre più paradossali e intermezzando le strofe con un simpatico balletto. Così, traducendo, c'è la morte per aver invitato un killer a entrare in casa. O per aver adottato un serpente a sonagli come animale domestico. O per aver scelto l'asciugatrice quale nascondiglio. O per aver ingerito un intero tubetto di colla. Ma ecco la sorpresa finale. Finalmente.

Risoluzione 44

Leggi tutto...L'Europa sta cambiando a grande velocità e dopo l'età degli Stati nazionali stanno riemergendo comunità locali che rivendicano il pieno diritto ad autodeterminarsi e dare vita a istituzioni indipendenti. Negli ultimi mesi, i veneti – come prima i cittadini di Catalogna, Scozia, Fiandre e di altre regioni europee – sono diventati attori di un processo di cambiamento. Tale trasformazione porterà gli elettori di questa regione a scegliere, per via referendaria, tra due possibilità: 1) quella di restare in Italia, oppure 2) quella di dare vita a una nuova entità politica, che rinverdisca i fasti della SerenissimaI firmatari di questo appello invitano le autorità internazionali ed europee a favorire il processo di autodeterminazione avviato il 28 novembre 2012 con l'approvazione – da parte del Consiglio Regionale del Veneto – di una Risoluzione che impegna le massime istituzioni venete a fare tutto il possibile affinché i cittadini possano decidere in merito al loro futuro.

Indipendenza del Veneto, oggi si decide

Leggi tutto...Venezia – "Se dovessi scommettere sull'esito della seduta di domani scommetterei sull'approvazione del referendum sull'Indipendenza del Veneto. Viste le previsioni dei bookmakers, con una piccola posta potrei vincere una somma altissima". Ricorre alla battuta il portavoce del comitato referendario per l'indipendenza del Veneto Gianluca Busato – incontrando la stampa a palazzo Ferro-Fini – per lanciare un ultimo appello al Consiglio regionale del Veneto, convocato domani per la terza volta in meno di un anno per discutere la possibile indizione di una consultazione referendaria che consenta ai veneti di dire se vogliono essere uno Stato indipendente o continuare a far parte dello Stato italiano. "Crediamo che i veneti – incalza Busato – non si meritino uno spettacolo di ignavia politica, di assistere ad un Consiglio regionale che non abbia il coraggio di affrontare la questione". 

Dimissioni di Benedetto XVI: «Gesto umano e moderno. Ha colto tutti di sorpresa»

Leggi tutto...Pare che non lo sapesse neanche monsignor Livio Melina, il teologo adriese che pure era di casa alla "Congregazione per la dottrina della fede" ed è docente al "Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia": insomma, uno che col Papa "ci parla". Sarebbe rimasto spiazzato anche lui. Non che di voci non ne circolassero, tra le stanze del palazzo apostolico; ma è anche vero che dopo l'annus horribilis per la Chiesa, dicerie e notizie tendono a rincorrersi. Comunque la si metta, la verità è che le "dimissioni" del Papa hanno sorpreso tutti. Ma bisogna avere nervi saldi, come ricorda il patriaarca di Venezia Francesco Moraglia: «La Chiesa continua, al di là delle persone».

Vittime del Talidomide: un dramma lungo più di 50 anni

Leggi tutto...PADOVA – E' notizia recente la condanna inflitta dal Tribunale di Padova al Ministero della Salute, perché risarcisca un 52enne padovano, nato con malformazioni a causa dell'assunzione di Talidomide da parte della madre in gravidanza. E ancora. Solo alla fine del 2012, la Chemie Grünenthal, la ditta farmaceutica tedesca produttrice del farmaco, dopo più di mezzo secolo ha rotto il rumoroso silenzio: «Vi preghiamo di perdonarci per i 50 anni in cui non vi abbiamo mai parlato a un livello umano, ed invece siamo rimasti in silenzio», ha detto Harald Stock, Ad della Grünenthal, durante la cerimonia di inaugurazione di un monumento per le vittime del farmaco a Stolberg, in Germania, dove ha sede l'azienda: «Chiediamo che si consideri il nostro lungo silenzio – ha ribadito – un segnale dello shock che quello che vi accadde provocò in noi». E' quindi doveroso fare un punto della situazione. Chi meglio di Nadia Malavasi, vittima del Talidomide e Presidente della Tai Onlus, l'Associazione dei Thalidomidici Italiani, può spiegarci cosa è successo, cosa è stato omesso e cosa si è riusciti invece a fare in tutti questi anni.

«Protestiamo, difficile passare in Trentino»

Leggi tutto...BELLUNO — Mezzo Agordino, con le consultazioni popolari di domenica 10 e lunedì 11 febbraio, tenta il colpaccio: lasciare il Veneto, visto dalla montagna pianura ingenerosa, per il Trentino Alto Adige, terra promessa dei referendari locali. Obiettivo condiviso dagli altri tre Comuni bellunesi che votano negli stessi giorni: Feltre, Arsiè e Cesiomaggiore. Sono chiamati a dire un sì o no al trasferimento amministrativo 1.365 (675 maschi e 690 femmine) di Rocca Pietore, 942 (461 e 481) di Gosaldo, 2.128 (1.033 e 1.095) di Falcade e 1.219 (590 e 629) di Canale d'Agordo, il paese di Papa Luciani, Giovanni Paolo I. In tutto 5.654 persone. Doppio quorum perché il sì si affermi: il 50% più uno degli aventi diritto deve andare alle urne e il 50% più uno dei votanti deve esprimersi in senso favorevole. Ai seggi dalle 8 alle 22 di domenica e dalle 7 alle 15 di lunedì.

Quanti saremo nel 2100?

Leggi tutto...Viene quasi da chiederci come faremo a starci tutti insieme. Probabilmente dovremo stringerci un po': secondo le ultime stime delle Nazioni Unite, infatti, la popolazione mondiale potrebbe raggiungere gli 11 miliardi di persone entro la fine del secolo. Cioè circa 800 milioni in più, il 13 per cento, rispetto alle previsioni precedenti del 2011. Il motivo di una tale esplosione demografica starebbe soprattutto nella fertilità africana, dove le Nazioni Unite si aspettavano un declino delle nascite più rapido di quello che si sta effettivamente verificando. "Il declino della fertilità in Africa è rallentato o si è fermato in misura maggiore di quanto previsto, e di conseguenza la popolazione continuerà ad aumentare", spiega Adrian Raftery, professore di statistica e sociologia alla University of Washington. In questo continente, attualmente, vivono 1,1 miliardi di persone, ma ci si aspetta che diventino 4,2 miliardi entro il 2100. 

Pdl, silurato il capogruppo Salmaso «Nel partito è caccia alle streghe»

Leggi tutto...PADOVA — «Come mi sento? Ancora più libero di fare il mio lavoro, a contatto sul territorio, come ho sempre fatto». Sereno ma pronto a togliersi qualche sassolino che teneva nelle scarpe da un po' di tempo: da ieri Alberto Salmaso non è più capogruppo del Pdl in Comune di Padova, sostituito da Antonio Foresta. A deciderlo otto consiglieri del gruppo su dieci: oltre Salmaso non ha firmato Gregorio Cavalla, vicino ormai alle posizioni di «Fare», il partito di Oscar Giannino. Ufficialmente il gruppo Pdl ha ratificato l'indicazione di Alberto Giorgetti e Marino Zorzato, coordinatori regionali: via dalla vita di partito che si candida alle politiche in compagini concorrenti, come Salmaso, terzo in lista per la Camera di Mir, Moderati in Rivoluzione

Consiglio straordinario bis per l’indipendenza veneta

Leggi tutto...VENEZIA — Repubblica veneta sovrana e indipendente, scatta il «Piano B». Dopo il consiglio regionale del 28 novembre scorso, conclusosi con l'approvazione della celeberrima «Risoluzione 44», gli attivisti di Indipendenza Veneta, d'intesa con Stefano Valdegamberi (ex Udc ora in Futuro Popolare), sono riusciti a raccogliere tra ieri e mercoledì a Palazzo Ferro Fini altre 17 firme in calce ad una nuova richiesta per la convocazione di una seduta straordinaria da dedicare all'indizione di un referendum consultivo sull'indipendenza della nostra regione. A norma di regolamento ne bastavano 15. Valdegamberi ha formalmente depositato la richiesta, ora il presidente dell'assemblea, Valdo Ruffato, avrà 10 giorni di tempo per procedere alla convocazione, altrimenti si procederà d'ufficio nei 5 successivi. «La data prevista dovrebbe essere il 27 giugno» ipotizza il presidente di Indipendenza Veneta, Lodovico Pizzati

Programmi per le rotte dei satelliti, la Nasa premia i ragazzi del Fermi

Leggi tutto...PADOVA – La città del Santo in vetta in Europa grazie al "Fermi". In una competizione per scuole superiori organizzata dalle due più importanti istituzioni scientifiche del mondo: la Nasa, quella, per intenderci, delle missioni spaziali a stelle e strisce e il Mit (Massachusset Institute of Technology) di Boston, primo ateneo del globo in fatto di fisica, astronomia, scienze naturali, chimica, informatica e ingegneria elettronica. Insomma, un trofeo (solo quello, niente soldi) di prestigio. In una gara, "Zero Robotics", piuttosto complicata: si giocava sulla stazione spaziale internazionale, a 400 chilometri da terra, e con due astronauti come arbitri; si trattava di programmare i movimenti dei minisatelliti Sphere, grandi come palloni da basket e che saranno utilizzati, in futuro, per rimuovere vecchi satelliti e altra "spazzatura" orbitante. 

Caso Stamina, sì alla sperimentazione

Leggi tutto...Il caso Stamina torna a far discutere. Ieri infatti, la Commissione Affari sociali della Camera ha approvato un emendamento al decreto Balduzzi - che regolamenta l'utilizzo delle staminali e che ha ricevuto già il sì del Senato lo scorso 10 aprile - che prevede l'avvio di una sperimentazione promossa dal Ministero della Salute e supervisionata dal Centro nazionale trapianti, Istituto superiore della sanità e Aifa, l'Agenzia italiana del farmaco. Perché, come annunciato già durante le audizioni alla Commissione affari sociali le cellule staminali mesenchimali – al centro del discusso metodo Stamina – vanno trattate come farmaci e non secondo le regole dei trapianti – considerate meno rigide - per cui la loro sperimentazione è di competenza dell'Aifa. Saranno tre i milioni di euro – provenienti dal Fondo sanitario nazionale - stanziati per la sperimentazione al via dal prossimo primo luglio e della durata di 18 mesi. 

Concordia un anno dopo: ecco come verrà rimossa

Leggi tutto...Cinquantamila tonnellate piombate addosso allo scoglio delle Scole; 4229 le persone a bordo, 32 le vittime, e oltre 50mila pagine di atti e verbali nell'indagine della magistratura sulle responsabilità del disastro. Sono questi i numeri che, un anno dopo, ricordano la catastrofe della Concordia, la nave della Costa Crociere capitanata da Francesco Schettino affondata nelle acque del Giglio la sera del 13 gennaio 2012, dopo il tristemente famoso "inchino" all'isola, ancora lì a ricordare il disastro. Perché le operazioni di rimozione sono in ritardo. La Concordia infatti dovrebbe riemergere solo a settembre, con i lavori di ribaltamento e rigalleggiamento (previsti dal progetto di recupero, il The Parbuckling Project), gestiti dalla statunitense Titan Salvage insieme all'italiana Micoperi, slittate dalla prossima primavera, come era stato previsto. E sarà tutt'altro che una passeggiata.

Acido, volto femminile e reato identitario: un appello alla politica

Leggi tutto...Diritto penale l'ho dato venti anni fa. Me lo ricordo ancora, quell'esame. Era pomeriggio, ma quasi sera. Prima di me, una ragazza si blocca di fronte all'assistente; non riesce più a spiccicare una parola. Il professore si infuria, si gonfia, cambia colore, esplode ("Non si fa così!!!") e le tira il libretto in testa. Altri tempi. La ragazza si allontana in lacrime e tra i banchi, il miglio verde prima dell'esame, cala un cupo silenzio. In questo clima, sento pronunciare il mio nome: tocca a me. Mi faccio coraggio, mi alzo, mi siedo di fronte alla commissione. E inizia il fuoco di fila. "Aberratio delicti, monolesiva e plurilesiva". Va beh, è il mio cavallo di battaglia: un figurone. Ancora: "Concussione, corruzione". Poi il professore cita un caso: "Che reato è?". Me la cavo, rintuzzo, combatto. "Successione delle leggi penali nel tempo: tutti i commi, spiegati". Poi, un'altra mezz'ora di tortura, che termina con la sentenza pubblica del professore: "Ha studiato". Prendo il mio 28 e me ne vado.

Skype, la migrazione e le vagine ringhiose

Leggi tutto...Adoro Skype, inutile negargli la sua enorme utilità. Chi emigra lo sa bene; e adoro la migrazione, sono ripetitiva e noiosa lo so, ma essa rimane l'esempio palese del cambiamento e dell'evoluzione. Tutto si muove e nulla resta intatto, per quanto la gente si sforzi di preservare l'attimo, il momento storico e la staticità. Per quello ci sono le macchine fotografiche e i telefonini super-mega-performanti. Il mio vicino, guineano cresciuto in Sierra Leone, sposato con una donna australiana, ha deciso di venire a stabilirsi in Senegal dove la madre era emigrata una decina di anni fa. Ha preso i modi di fare occidentali e la fermezza e la forza dei senegalesi, pur restando sempre attento e gentile. Adoro le persone che sorridono e chiedono "permesso", "scusa", "per favore". Dopo aver messo il wi fi è venuto porgendomi la password scritta su un foglietto a righe, "tieni, cosi puoi chiamare tua figlia". "Paghiamo a metà?" gli ho chiesto. Lui ha scosso la testa, ha sorriso ed è risalito. 

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