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PADOVA

Superiori, boom di rimandati

Quasi il 40% degli studenti:

peggio nei tecnici e professionali,

meglio nei licei

 

PADOVA — Uno studente del liceo scientifico «Fermi» ha visto sui tabelloni a scuola che era stato bocciato e si è rifugiato a casa di un’amica. È tornato dai genitori dopo una notte trascorsa fuori per l’arrabbiatura, con questi che avevano avvisato i carabinieri perché non riuscivano a ritrovare il figlio. È una vicenda dell’anno del «5 e mezzo», dove basta un’insufficienza per non essere ammessi alla classe successiva, regolamento applicato in modo più «morbido» nelle classi quinte e inmaniera più rigorosa nelle classi intermedie.

Le statistiche Anche se nessuno studente è stato bocciato solo con una insufficienza lieve, quest’anno la statistica di non ammessi e rimandati (con giudizio sospeso) sfiora percentuali del 40 per cento. Soprattutto negli istituti tecnici e nei professionali che sono stati più severi dei licei. È stato rimandato per saldare le insufficienze a settembre uno studente su tre nelle scuole padovane.

Più elasticità Al liceo classico «Tito Livio » è stato non ammesso un solo studente in quinta, che però non frequentava più da tempo le lezioni. Rimandati, invece, il 23,6% degli studenti: 161 hanno ricevuto la sospensione del giudizio da riparare con l’esame e sostenendo i corsi di recupero estivi. I bocciati invece, non ammessi alla classe successiva, sono stati il 4,9 per cento (29 studenti). Sulla stessa linea le percentuali del liceo scientifico «Nievo», con 30 non ammessi dalla prima alla quarta e 207 studenti con giudizio sospeso.

Le batoste Salgono notevolmente le percentuali di bocciati negli istituti tecnici, dove si è stati più severi che nei licei (è una controtendenza) nell’applicare la riforma e proprio per una linea dettata dai presidi. All’istituto «Natta» il numero di bocciati sale a 70 alunni non ammessi alla classe successiva e stupisce l’equilibrio tra promossi (194) e rimandati (180), quasi a metà. All’istituto tecnico per il turismo «Einaudi» un boom di bocciati (98 studenti), il 12 per cento.

Le direttive «È stato l’anno in cui è servito applicare più rigorosamente la media numerica, con le insufficienze che hanno pesato di più - spiega la preside dell’"Einaudi" Albina Aurora Scala - Non si è bocciato comunque con un solo cinque in pagella». Comunque ha regnato la discrezione dei collegi docenti e delle indicazioni anche dei presidi, perchè le scuole decidono come leggere la norma e in che misura applicarla. Conta anche la maturazione dello studente, ma oltre le tre insufficienze la bocciatura è inevitabile. È il caso del «Duca degli Abruzzi», istituto professionale per l’agricoltura, dove in una quarta è stato bocciato il 30% degli alunni. Oppure un’altra classe dell’istituto «Ruzza» che ha registrato la stessa percentuale.

Maturità al via Adesso ultimati gli scrutini è il turno dell’esame di maturità. Domani sarà la fatidica notte prima degli esami in attesa della prima prova scritta.

Martino Galliolo

Corriere del Veneto, 21 giugno 2010