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Rapporto Adico

«Bamboccioni» fuori da casa
I giudici danno ragione ai genitori

A Padova, 38enne con lavoro part time «sfrattato» dal tribunale in base all'articolo sull'ordine di protezione contro gli abusi. E pendono altri due casi veneziani

 

VENEZIA - È tempo di crisi anche per i «bamboccioni», sfrattati sempre più spesso dalle comode dimore familiari grazie all’intervento dei giudici. Lo sottolinea l’Adico di Mestre, citando tre casi di genitori con prole ultratrentenne che hanno ottenuto la possibilità di allontanare da casa i figli. La prima pratica riguarda una famiglia ai confini tra le province di Venezia e Padova: il tribunale civile del capoluogo euganeo ha accolto la richiesta di «sfrattare» la figlia 38enne con un lavoro part time, a causa della difficile convivenza con gli anziani familiari, punteggiata da liti e incomprensioni. Il giudice, sottolinea l’Adico, che ha assistito i genitori con un proprio legale, ha applicato l’articolo 342 bis del codice civile sull’ordine di protezione contro gli abusi, dando ragione ai genitori.

Gli altri due casi, relativi a due famiglie di Mestre, sono appena all’inizio del procedimento giudiziario. L’Adico sottolinea che a sancire la volontà di divorzio tra genitori e figli sono anche le violenze domestiche. Un padre si è rivolto all’associazione mostrando un certificato medico che testimoniava le percosse subite dal figlio 40enne. «I genitori non sopportano più questi figli che passano da un lavoro precario all’altro - afferma Andrea Campo, avvocato civilista che da anni collabora con l’Adico - ciondolando il resto del giorno in casa e creando una situazione di profondo disagio che va esasperandosi fino a non tollerare più la presenza reciproca».

Ansa

30 aprile 2010