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LAVORI PUBBLICI

L'«effetto dimostrazione»

Interventi non coordinati

e spreco di risorse pubbliche


Un tema di attualità nel nostro Paese è l'impiego di risorse pubbliche per costruzione e mantenimento di strutture sportive, aree verdi e parchi, troppo spesso in degrado.

Un problema è il cosiddetto “effetto dimostrazione”.

La smania di dimostrare al cittadino che l'amministrazione è presente e sta lavorando per lui porta a progettare opere ciclopiche senza garantire un'adeguata fruibilità del servizio.

La mancanza di una visione di insieme si concretizza in progetti avviati solo in periodo di campagna elettorale. Progetti che falliscono perché non necessari e che spesso sono seguiti da opere di “riqualificazione” e quindi da ulteriore spesa pubblica.

Quando poi diviene  necessario “riqualificare” un'area o una struttura, in genere sembra suficiente “buttare” una marea di soldi in investimenti strampalati e che la sola presenza di nuove strutture, o il solo fatto che si siano spesi soldi per ammodernare quelle esistenti, dovrebbe garantire il successo dell'operazione.

Per offrire un servizio adeguato ai cittadini è invece necessario investire nella soddisfazione di esigenze scaturenti dal loro stile di vita quotidiano. Opere destinate a singole manifestazioni o sporadici eventi sono destinate, pian piano, a passare di moda e quindi a rimanere inutilizzate per una parte della loro vita.

È quindi necessario avere presenti le necessità del territorio in termini di numeri, di attività e di strutture già presenti.

Il primo impegno di un'amministrazione è quindi garantire l'adeguato sfruttamento di strutture esistenti, perché nei casi di eccesso di offerta, la riqualificazione di una realtà sottoutilizzata porterà inevitabilmente all'abbandono, e quindi al degrado, di un'altra.

Nicolò Morachiello