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STALKING

 

Molesta l'ex amante

lui la denuncia

L’uomo chiude la relazione, la donna lo perseguita e minaccia di morte

 

PADOVA — Un’ossessione, più che un amore. La voglia di fare propria una persona senza rispettarne le decisioni, seppur dolorose come la fine di una storia d’amore. Questo ha spinto una donna quarantenne a perseguitare l’ex compagno reo di averla lasciata dopo due anni di relazione. Una storia al contrario, dove la vittima dello stalking è il «lui», quando di solito è un uomo a perseguitare una donna. Tutto inizia la primavera scorsa quando l’uomo - 40 anni, sposato e impiegato in una struttura socio- sanitaria del Piovese – decide di troncare la relazione con la sua amante-coetanea, residente in un paesino a pochi chilometri dal suo, ma nel Veneziano, conosciuta in una serata con gli amici. Erano arrivati al capolinea, le aveva detto lui. Ma di finirla così lei non ha voluto saperne, dando il via a una serie di comportamenti che hanno preoccupato, e non poco, il suo ex compagno.

In un primo momento il tutto si limitava a qualche sms in cui la donna chiedeva la ragione della loro rottura e implorava l’ex amante di tornare assieme a lei. Ma, visto che questo non serviva a nulla, si è arrivati alle chiamate in qualsiasi ora del giorno e della notte. Prima al cellulare dell’ex, poi a quello della moglie e della madre dell’uomo. Nonsolo però, perché la donna voleva a tutti costi avere altre spiegazioni e ricomporre la frattura amorosa. Iniziò a pedinare in macchina l’ex compagno. In alcune occasione ha pure cercato di tagliargli la strada o stringerlo con la sua vettura al ciglio della strada, per obbligarlo a fermarsi e ottenere quella tanto sperata riappacificazione. In un’occasione è pure arrivata a tamponare la macchina dell’amato. Ma quando ha scoperto che non c’era più nulla da fare, la donna è passata alle maniere forti, minacciandolo di morte, di «tagliargli la gola» se non tornava con lui. È stata questa la goccia che ha fatto traboccare il vaso e convinto la vittima a denunciare - a fine novembre 2009 - ai carabinieri della Compagnia di Piove di Sacco tutta la faccenda. Denuncia che è finita pure in procura, sul tavolo del sostituto procuratore Sergio Dini che ha aperto un fascicolo per valutare le eventuali responsabilità della donna. Ma dai primi riscontri - si è ancora nella fase delle indagini preliminari – tutto sembra essere confermato.


Nicola Muraro

Corriere del Veneto

4 febbraio 2010