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Dopo "Win for Life"

 

"Vinci il tuo lavoro"

nuova frontiera della lotteria

 

Sulla scia del successo di “Win for life”, il concorso della Sisal che promette un premio di 4mila euro al mese per ben vent’anni, arriva l’idea dei supermercati Cs&D, centro distribuzioni e servizi di Cagliari, cui fanno capo decine di supermercati dell’isola (tra cui Despar e Sigma): il concorso si chiama - per fugare ogni dubbio - “Vinci il tuo lavoro”.

Con 30 euro di spesa si può infatti sognare un contratto di lavoro a tempo determinato della durata di un anno come cassiere, magazziniere, o negli uffici interni dell’azienda, a seconda delle esigenze e delle opportunità, e poi chissà che non arrivi addirittura la riconferma.

Partito il primo novembre, il concorso mette in palio 4 posti di lavoro al mese, 48 ogni anno, fino a ottobre del 2010. Le regole del ‘gioco’ sono semplici: si fa un carrello con almeno 30 euro di prodotti, si compila l’apposita schedina e la si imbuca in un’urna.

Alla fine di ogni mese l’estrazione, e quattro precari, o disoccupati, potranno stare un po’ più tranquilli, almeno per i successivi 12 mesi. E se il fortunato non ha bisogno di un posto di lavoro? Nessun problema: il biglietto vincitore può essere ceduto all’amico o al parente più bisognoso, un anno a mille euro al mese o giù di lì. Unico vincolo l’età, 32 anni al massimo.

L’idea, in realtà, non è nuova. Perché il “lavoro” conquistato con la dea bendata ha esordito il primo settembre, in provincia di Varese, nella catena dei supermercati Tigros: di nuovo 30 euro di spesa, e in palio 10 assunzioni. “È la nostra risposta alla crisi - è la filosofia dei promotori - invece di regalare auto di lusso, vogliamo offrire risposte concrete”, si era detto alla stampa.

Ma il direttore generale di Cs&D, Antonello Basciu, rivendica la paternità dell’idea: «In realtà, è venuta due anni fa ad una mia amica, anche se siamo riusciti a realizzarla solo ora». Il suo è uno sguardo del tutto disincantato al tema: «Non c’è nulla di strano, è una vincita come un’altra. Non costa nulla, ed è utile. Anzi, meglio di un’altra: la gente preferisce vincere un posto di lavoro piuttosto che un’auto. Con la situazione che c’è, poi, tutti hanno un parente o un amico che ha bisogno: la gente partecipa per un figlio, una nuora, un conoscente. È tutto regolare, tutto a norma di legge».

Di chiunque sia l’idea, il successo, inutile dirlo, c’è stato. A Varese, il 15 ottobre sono state estratte ben 300 mila cartoline: e a Cagliari si replica. Il segreto del successo della lotteria? Come per altre attività è semplice: adeguarsi ai tempi che corrono. E nell’Italia precaria della crisi nera, il sogno dei sogni è indubbiamente il lavoro.


Michela Barbiero