home

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

padova

economia

 
 
 
 
 
 

 

9 novembre 1989

 

Celebrazioni caduta muro di Berlino,

voto unanime in Consiglio comunale

 

Giovedì 9 novembre 1989 cadeva il Muro di Berlino: data universalmente considerata come tappa storica, fondamentale, memorabile che segnò il definitivo tramonto della Guerra Fredda e della politica contrapposta dei blocchi.  

Anche Padova, come molte altre città italiane, ha votato in Consiglio Comunale un Ordine del Giorno dal titolo: 9 novembre - Celebrazioni del giorno della libertà (ex legge n. 61/2005), con il voto unanime di tutti i consiglieri presenti  (36 su 40). 

L’importanza della caduta del muro viene ricordata  anche dalla stessa cancelliera tedesca Angela Merkel che lo ha definito “il giorno più felice della storia recente della Germania", ricordando che la riunificazione tedesca e l'Unione europea sono sempre state, e lo saranno sempre, due facce della stessa medaglia.  

Per cercare di comprendere la realtà ed il significato, anche simbolico, che ha comportato la creazione del muro di Berlino per i tedeschi, ma anche per tutte le democrazie, possono aiutare alcuni numeri: 

  • 2,6 milioni di persone fuggite dall'est all'ovest prima della costruzione del muro dal 1949 al1961, su una popolazione totale della ex-DDR di 17 milioni (media annuale ca. 220.000).
  • Gli abitanti di Berlino ovest che, fino al 1961, lavoravano ogni giorni all'est erano 12.000 mentre quelli che abitavano a Berlino est e che, fino al 1961, lavoravano ogni giorno all'ovest: 53.000.
  • Il muro, chiamato da molti “il muro degli orrori” misurava 106 km di calcestruzzo, per un’altezza media di 3,60 m con ben 302 torri di osservazione al confine intorno a Berlino.

Per comprendere come sia stato vissuto dagli abitanti di Berlino Est e della DDR la costruzione del muro ci sono alcuni dati sulle fughe e sui tentativi di fuga, taluni riusciti, altri tragicamente finiti prima di oltrepassare il confine:

  • 600 persone fuggite a piedi da Berlino est a ovest, di cui 85 soldati, nei primi due mesi nei punti non ancora completamente fortificati.
  • 230 persone uccise nel tentativo di attraversare il confine da est a ovest - lungo il muro di Berlino.
  • 650 lungo il confine tra le due Germanie.
  • 850 le persone ferite nel tentativo di attraversare il confine (a Berlino e lungo il confine tra le due Germanie).
  • 27 soldati dell'est uccisi in scontri di fuoco con persone fuggite, soldati americani o polizia dell'ovest.
  • molte migliaia le persone arrestate nel tentativo di attraversare il confine: numero però imprecisabile.

Il 3 ottobre 1990, quasi un anno dopo la caduta del Muro, la Germania festeggiò la riunificazione ufficiale del Paese e da allora, tutti i governi eletti, sia di centro destra che di centro sinistra, non hanno mai interrotto quel processo che punta, ancora oggi, a cancellare le differenze tra le regioni orientali e occidentali del Paese.

Si pensi che la Germania ha investito fino ad ora circa 1.300 miliardi di euro, pari a oltre la metà dell'intero prodotto interno lordo del Paese nel 2008, nelle regioni dell'ex DDR (Repubblica Democratica Tedesca). 

Centomila persone, oltre a decine di capi di Stato e di Governo provenienti da tutto il mondo, hanno partecipato alla celebrazione per il ventesimo anniversario della caduta del muro di Berlino nella capitale tedesca. 

Le maggiori democrazie del mondo sono ormai unite nel ricordare l’abbattimento del muro di Berlino come evento simbolo per la liberazione di Paesi oppressi ed auspicio di democrazia per le popolazioni tuttora soggette al totalitarismo, come per altro recita l’art.1 della Legge Italiana n. 61 del 15 aprile 2005. 

Ed è proprio su questo principio, che è stato presentato l’Ordine del Giorno votato in Consiglio Comunale di Padova: anche per sensibilizzare le giovani generazioni sul significato del “Muro di Berlino” quale simbolo di intolleranza e di oppressione; come memoria da non dimenticare, con l’auspicio che non vi sia più bisogno di erigere muri tra i popoli… 

Questo attraverso iniziative, celebrazioni ufficiali, momenti di approfondimento negli Istituti scolastici di competenza comunale ma anche intitolando un giardino, una via o una piazza cittadina “9 novembre 1989 – Giorno della Libertà”. 

Perché la Libertà  è un diritto di tutti e che deve sempre essere difeso. 


 

 

Alberto Salmaso