UniCredit Banca, sì alle aggregazioni di Pmi, purché le unioni
abbiano uno scopo definito, diverso dalla mera sopravvivenza. Lo ha
affermato ieri il direttore generale Rodolfo Ortolani in una
conferenza stampa a seguito di un incontro con istituzioni e
associazioni di categoria.
L’idea delle aggregazioni è emersa un mese
fa: il presidente di Piccola Industria Giuseppe Morandini aveva
dichiarato che per le Pmi le aggregazioni sono “una polizza vita”. «L’idea – ha dichiarato Ortolani - è quella di sfruttare economie di
scala; ma le aggregazioni vanno strutturate per favorire la
competitività, altrimenti sono vuoti contenitori».
Prima della
conferenza Ortolani ha incontrato il Sindaco di Padova. «Abbiamo
discusso – ha spiegato Ortolani – della realizzazione di castelletti
per i fornitori della pubblica amministrazione. Si tratta di un fido
aggiuntivo, per lo sconto in anticipo delle fatture».
Ortolani ha
illustrato alcune misure anticrisi della banca. «Per esempio – ha
continuato Ortolani – un’iniziativa per famiglie (con reddito
inferiore a 25mila euro lordi) con mutuo e che non riescono a pagare
la rata a causa di eventi particolari, come la perdita del posto di
lavoro. Sospendiamo fino a 12 mesi il pagamento senza oneri
aggiuntivi».
In Veneto sono state presentate 1.000 domande: 497
accolte, 382 scartate, 115 in attesa di documentazione e altre 6
accettate nonostante uno scarto rispetto ai requisiti. «Ma in caso di
diniego – ha continuato Ortolani – ci si è venuti incontro».
Dilazione annuale possibile anche con Pmi in difficoltà, ma solo sulla
quota capitale. «Peraltro abbiamo stipulato convenzioni con
associazioni di categoria. – ha terminato Ortolani -. Quando
un’impresa iscritta all’Ascom, per esempio, non paga le rate, prima di
procedere con le revoche convochiamo il consorzio. L’idea, anche in
questi casi, è quella di procedere a dilazioni».