Decidere
di fare una dieta, iniziare a fumare o bere alcol, dovrebbero essere scelte
da fare in età adulta.
In realtà, da una ricerca effettuata dai ricercatori dell’Universita’
dei Paesi Baschi in Spagna guidati da Marta Arrue, è emerso che
le cattive abitudini presenti tra i 18 e i 26 anni nascono durante l’adolescenza.
Le donne, poi, sono risultate a rischio maggiore per abuso di alcol, comportamenti
sessuali poco virtuosi e sedentarieta', mentre gli uomini sembrano mostrare
le proprie debolezze con l'alcol, vari tipi di droghe e con un'alimentazione
scorretta. Altro elemento di riflessione che emerge dalla ricerca è
che i comportamenti a rischio che nascono durante l'adolescenza peggiorano
con il passare degli anni.
Lo studio ha preso in considerazione 2018 questionari di giovani baschi
tra i 13 ed i 26 anni..
Dalla ricerca emerge infatti chiaramente che proprio a 16 anni i ragazzi
compiono le scelte più importanti, quelle che influenzeranno in
maniera decisiva la loro esistenza e le loro inclinazioni future.
E proprio nel periodo dell’adolescenza i ragazzi sono naturalmente
più esposti ai pericoli della vita, rischiando di farsi incantare
dai vizi più pericolosi, come fumo, alcol e droga.
Da molti anni ormai, la stessa letteratura internazionale aveva fatto
emergere che i ragazzi che non si fanno tentare dal vizio del fumo in
età adolescenziale hanno una minore probabilità di diventare
fumatori regolari in età adulta, dal momento che esiste una forte
correlazione tra l’età di iniziazione al fumo e la probabilità
di diventare un forte fumatore regolare.
I risultati emersi devono fare riflettere e aiutarci a rivalutare l’importanza
della prevenzione.
A considerazioni non distanti da quelle evidenziate dalla ricerca spagnola
sono giunti anche studi italiani, che hanno portato alla realizzazione
di molti progetti in collaborazione tra Regioni, aziende sanitarie e scuole.
Obiettivo principale, che accomuna tutti i progetti realizzati e quelli
in itinere, è sicuramente quello di incrementare la capacità
dei giovani di essere i veri protagonisti del proprio benessere, mediante
il rafforzamento dei determinanti favorevoli alla salute e il cambiamento
dei comportamenti a rischio.
L’impegno per gli esperti del settore dovrà essere quello
di affinare gli strumenti della programmazione regionale integrata, in
un’ottica multidimensionale e intersettoriale. Il confronto fra
i diversi attori della realtà sociale, alla luce dei dati prodotti
nel tempo, consente di generare linee di indirizzo e azioni conseguenti,
in cui le diverse articolazioni regionali giocano in questo senso un ruolo
fondamentale in collaborazione con il servizio sanitario regionale.
Sono numerose le iniziative promesse anche dalla nostra Regione in collaborazione
con le aziende sanitarie o le associazioni.
Lo stesso Comune di Padova ha in programma, per il 2011, un progetto dal
titolo “Voglio una vita responsabile”. L’idea è
quella di proporre una serie di interventi/incontri nelle scuole con esperti
e testimoni significativi, allo scopo di sensibilizzare i giovani sui
problemi legati all’alcol e ai danni che ne derivano, e sulle dipendenze
in genere al fine di promuovere stili di vita positivi, con l’ausilio
di performance teatrali, testimonial, associazioni, ecc.
Per il futuro è auspicabile un maggior coordinamento e una maggiore
integrazione tra le numerose iniziative e progettualità di prevenzione,
al fine di aumentarne l’ appropriatezza e l’ efficacia.