SPECIALE CAFFE'

CAFFE' GIRANI

MISCELE PERSONALIZZATE SUI CLIENTI

E CHICCHI LAVORATI CON IL MACININO

 

 

Si chiamano “Fassina”, miscela di nove caffè con alta percentuale di arabica, o “Rosina”, dal carattere forte ma senza retrogusto amaro. Nomi di clienti “storici” dell’antica torrefazione veneziana “Caffè Girani”, nomi che ricordano richieste di “ricette” personalizzate, e un rapporto diretto con l’azienda.

Variazioni possibili solo in un contesto artigianale, quello di una ditta a conduzione familiare fondata nel 1928 da Giuseppe, e ora alla terza generazione con le nipoti Roberta e Laura. Numeri di nicchia: 75 chili di caffè lavorato al giorno, un dipendente e 50 clienti, tra alberghi (Bauer, Concordia) bar e alimentaristi.

«E stranieri – spiega Roberta Girani – per lo più austriaci, inglesi e americani; in cerca di miscele veneziane di una volta, realizzate tostando singole “qualità” e lavorate poi col macinino “Vittoria”. Perché Venezia è meta di turisti “medi”, quelli del caffè all’americana, ma anche di viaggiatori attenti all’autenticità dei prodotti. A questi si rivolgono i nostri clienti: un mercato a parte, con spazi aperti».

Il prezzo? «Al consumo – continua – forse troppo basso: da 80 centesimi a un euro, a seconda di esercente e quartiere. Lo stesso del prodotto “industriale”». E la nicchia conviene. «Ci spostiamo – termina – dalla vecchia sede di San Stae alla nuova di Campo della Bragora, più vicini a San Marco. E più vicini ai turisti».

 

 

Marco de' Francesco

 

Sole 24 Ore NORD EST, 26 gennaio 2011